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Le sigle sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil hanno proclamato lo stato d’agitazione dei lavoratori forestali indicendo per martedì 1° febbraio prossimo, una manifestazione di protesta presso l’Afor regionale, a Catanzaro. La decisione sarebbe stata presa «dopo il fallimento degli incontri avuti con l’Afor relativi alle spettanze dei lavoratori per arretrati, cambi di qualifica, organizzazione del lavoro, fondo per la pensione complementare, contribuzione pensionistica mancante anni precedenti».
I sindacati, è scritto in una nota, «constatano che la richiesta ultima dell’incontro è stata volutamente fatta saltare dal Direttore Generale per non affrontare i temi evidenziati dalle tre organizzazioni sindacali, posti in discussione in più di un incontro e mai risolti. La risoluzione dei problemi posti in essere – si legge – consente di affrontare con più serenità una mirata riforma dell’ente stesso che come si sa è da diversi anni commissariato. Poter condividere come è giusto che sia il problema della qualità del lavoro e della produttività intesa nella direzione dell’assetto idrogeologico, della tutela dell’ambiente dal rilancio occupazionale con fondi comunitari, considerato che alcune zone della Calabria sono ormai prive della presenza di lavoratori forestali per evitare tragedie e disastri ambientali che periodicamente accadono.
All’atteggiamento di superficialità della dirigenza dell’Afor – scrivono i sindacati – protesa non verso la soluzione dei problemi, ma ad esercizi di piccolo cabotaggio politico, promettendo promozioni sul campo a vario titolo in spregio alle regole ed alle norme contrattuali». Flai, Fai e Uila aggiungono che «le azioni di lotta continueranno con la convocazione di assemblee in tutti i posti di lavoro e di attivi a livello provinciale in preparazione dello sciopero generale della categoria».

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