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POTENZA – A quasi una settimana dall’anticipazione del nostro giornale sull’incontro promosso dal segretario regionale del Pd, Roberto Speranza che si svolgerà il 31 gennaio a Rifreddo (sarà una sorta di Direzione regionale allargata del partito) per rilanciare il progetto Basilicata non si placa il dibattito.
E’ di ieri infatti, la lettera di Patrizia Cappa, componente assemblea regionale del Pd:
«Mentre leggo sul giornale la difesa del mio partito e del mio Segretario Regionale operata dal Coordinatore della Segreteria Regionale Ignazio Petrone contro le accuse rivolte loro dai Popolari Uniti, la televisione trasmette la notizia secondo la quale in Basilicata il 25 per cento della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Mi sorge spontanea la considerazione che bene ha fatto il Pd, il partito che governa questa regione, a proporre un seminario per discutere di quali prospettive dare ad essa ed al suo popolo, ma anche che tale iniziativa, proprio in quanto necessaria, avrebbe meritato una platea più ampia. Se è infatti vero, come ha giustamente ricordato Ignazio Petrone, che la Direzione regionale è organo statutario eletto dall’Assemblea regionale, è anche vero che si tratta di un organismo che ha funzioni operative che devono confrontarsi con l’indirizzo politico che si forma (o dovrebbe formarsi) in quella assemblea che è composta dalle persone elette con le primarie, dalla gente.
Quella stessa gente che ha eletto Roberto Speranza segretario regionale. Un segretario che alle regole democratiche di questo partito e all’ansia di rinnovamento che lo percorre, anche se in maniera sotterranea, deve la sua stessa carica. Sono sicura che il nostro Segretario abbia davvero a cuore il rispetto delle regole democratiche e della rappresentanza all’interno del partito, anche per l’apporto di novità nella vita politica regionale che da esse è scaturito e quindi sono sicura che troverà il modo di restituire centralità agli organi rappresentativi e, ancora di più, sono certa che egli vorrà dare piena applicazione alle regole statutarie ed al codice etico che il Partito democratico ha scelto di darsi anche nella gestione delle prossime scadenze elettorali; ciò consentirebbe anche di restituire il necessario peso a territori quali il Vulture Melfese che, nel Pd, sono privi di rappresentanza nel consiglio regionale oltre che privi di rappresentanza parlamentare.
Per questo motivo faccio una proposta che protocollerò al partito quanto prima: in qualità di membro dell’assemblea regionale del Partito democratico propongo un referendum deliberativo sull’utilizzo obbligatorio delle primarie per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche e, ove necessario, anche per la scelta dei candidati a sindaco nelle amministrative, ed un referendum sulla rivisitazione e monitoraggio puntuale del codice etico approvato dalla Assemblea nazionale già da tempo. Questi passaggi, credo e lo credono in tanti, sono necessari al fine di evitare strumentalizzazioni inutili e bagarre politiche che fanno bene solo a chi vuole tramare contro la democrazia nella nostra regione.
Pongo questi due quesiti referendari all’attenzione del mio partito e dell’opinione pubblica e chiedo anche alle testate giornalistiche di verificare l’opportunità di dedicare uno spazio a questo strumento democratico.
Io stimo Roberto Speranza, so che ama la nostra regione e che non esiterà ad ascoltare ogni singolo cittadino (sia esso tesserato o no) della Basilicata sulle questioni succitate, perché non si metta in discussione la buona fede e la reputazione di un’intera classe dirigente che opera con onestà e dedizione».
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