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RENDE – Le opere d’arte del ‪‎Museo Civico di Rende‬, sono state sottoposte ad accurati esami scientifici (assolutamente non lesivi) con lo scopo di precisarne la datazione esatta di realizzazione e lo stato di conservazione delle tele e del colore impresso. 

Oltre a questo, tali rilevamenti consentiranno l’inserimento delle opere all’interno di un moderno database innovativo, intelligente e aggiornabile, utile alla catalogazione delle opere d’arte. 

FOTO – LE TELE NEL MUSEO DI RENDE

Le operazioni di rilevamento scientifico e la costituzione del database, rientrano all’interno del progetto Scoda (Sistema Integrato per la rilevazione di Opere d’Arte) che vede la collaborazione tra l’Università della Calabria (Dipartimento di Chimica e ingegneria Meccanica), la Tea (Società che si occupa del trattamento di immagini digitali), la Diarco spin off universitario (che si occupa di diagnostica e restauro dei beni culturali) e l’azienda 3D Research. 

VIDEO – VISITA VIRTUALE NEL MUSEO DI RENDE

«Questa è la migliore testimonianza di come l’Amministrazione Manna ha a cuore la tutela e la cura del patrimonio artistico cittadino. Un patrimonio di tutti i rendesi che merita di essere custodito e curato nel migliore dei modi», si legge nella pagina fb del primo cittadino. Tante nuove foto ed un rilancio del Museo e di quel centro storico rendese che è meraviglioso.

Il Quotidiano aveva realizzato un reportage nel Museo civico di Rende (LEGGI), dal quale era emerso quel che i numeri, prima ancora che i quadri ed i dipinti, raccontarono. Quasi tre milioni di euro il patrimonio stimato su una spesa, negli ultimi 20 anni, di poco più di 300 mila euro. 

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