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Michele Bruni, resta in carcere su decisione del Tribunale della Libertà di Catanzaro, presieduto dal giudice Scuteri, che ha rigettato la richiesta di scarcerazione, o della concessione di una misura cautelare alternativa, avanzata dalla difesa. Insieme al boss di “Telesis”, restano detenuti anche i fratelli Andrea, Luca e Fabio, in carcere dallo scorso 15 dicembre, giorno dell’operazione “Telesis”, eseguita dai carabinieri e dalla polizia su direttive della Dda e concentrata sul sodalizio “Bruni-Abbruzzese”, ossia sui gruppi dei cosentini e dei rom, aventi rispettivamente come capi lo stesso Michele Bruni e Giovanni Abbruzzese.
La Dda ha descritto quella di Bruni (in foto) come un’associazione di stampo mafioso finalizzata “al controllo e allo sfruttamento delle risorse economiche del territorio della città di Cosenza e dei comuni viciniori, al compimento di delitti contro il patrimonio e contro la persona, al traffico di sostanze stupefacenti”. Il tutto “con la totale e preventiva accettazione, da parte degli associati, della necessità di compiere delitti di sangue o comunque violenti per garantirsi il controllo del territorio e per stroncare qualunque ingerenza interna o esterna”.
I ruoli vedono Michele quale capo; Fabio e Luca quali organizzatori e promotori della fusione fra i gruppi familistici Bruni-zingari, col compito di decidere le strategie criminali e più in generale la politica del gruppo ‘ndranghetistico. Resta confermata per Andrea l’ipotesi dell’associazione finalizzata allo spaccio.
Nella stessa giornata di ieri è stata discussa la posizione di Romualdo Marsico. A differenza dei Bruni è stato scarcerato, col Tdl che gli ha concesso gli arresti domiciliari togliendo l’accusa del metodo mafioso. Ritorna in libertà Ernesto Foggetti, col Tdl che gli ha tolto l’ipotesi associativa. Il 15 dicembre era stato arrestato perchè la Dda lo ritiene partecipe del sodalizio Bruni-Abbruzzese, “col compito di svolgere condotte di riciclaggio avente ad oggetto autovetture e di affermare la carica di intimidazione del gruppo nel territorio del Comune di Castrolibero”. Lascia i domiciliari un altro Foggetti, Marco, accusato di spaccio. Lascia i domiciliari, ma con l’obbligo della firma, anche Luigi Abbruzzese. Le posizioni degli indagati di ieri sono state discusse dagli avvocati Rossana Cribari, Francesco Boccia, Luca Acciardi, Giuseppe Perri e Cesare Badolato.
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