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di PIETRO SCOGNAMIGLIO

SOLO carbone nella calza della befana per le lucane di A Dilettanti, che domenica al Pala Pergola si incontreranno nell’attesissimo derby. Pesante nelle proporzioni il ko rimediato a Sant’Antimo dalla Bawer Matera, ma il 77-60 a favore di Dante Calabria e compagni è maturato tutto nel primo e nell’ultimo quarto, con i soli Vico e Grappasonni (12 e 11 a referto) a tenere a galla la squadra di Ponticiello, grande ex della sfida. Miglior realizzatore il pivot campano Gagliardo con 18 punti.

Non è andata meglio alla Publisys di Tony Trullo, nonostante una prova di carattere fino all’intervallo sul parquet della vice capolista Ostuni. I potentini sono addirittura rientrati nel tunnel in vantaggio (45-47), prima di crollare però nel terzo parziale quando i padroni di casa, trascinati dallo scatenato Ruggiero (32 punti alla fine per lui) hanno scavato il solco decisivo. Ai bianconeri non sono bastati i 18 punti ciascuno firmati da Scrocco e Chiarastella.

Al derby, prima giornata di ritorno, Publisys e Bawer sicuramente non arrivano col passo migliore. Soprattutto a Potenza il clima si è fatto pesante perché pende la spada di Damocle di una classifica ansiogena: al giro di boa del campionato il quintetto di Trullo si ritrova da solo al terzultimo posto in classifica, a ben sei lunghezze di distanza dalla decima piazza che servirebbe ad evitare la retrocessione diretta passando almeno per i play-out.

A mettere sulla graticola il tecnico abruzzese – pur blindato da un ricco contratto che fin’ora ha legato le mani alla società – c’è anche l’analisi su come sono arrivate le sole cinque vittorie che una squadra costruita a suon di quattrini e con altri obiettivi ha saputo raccogliere nella prima metà della stagione. Trullo ha vinto e convinto soltanto in tre occasioni: nelle trasferte di Palestrina (54-68) e di Latina (61-66) – campo difficile espugnato alla settima giornata – e nel successo interno contro Anagni del 28 novembre (76-63). Per il resto solo i guizzi individuali di una banda di ottimi solisti, mai diventata squadra, hanno generato gli estemporanei momenti di gloria contro Agrigento in casa alla terza (58-57) e contro il Molfetta di Antonio Paternoster (76-72). Questa Publisys è una squadra che vive sin dall’inizio su pesanti equivoci strutturali. Il recente innesto di Santiago Paparella ha indiscutibilmente portato nel roster un giocatore in grado di assumersi le responsabilità della regia, pur non avendo ora l’argentino il passo degli anni migliori. Ma la duplice rinuncia a Metz e Fazio, tagliati in corso d’opera, ha ridotto all’osso le rotazioni. Se la maggioranza delle avversarie schiera almeno otto giocatori sullo stesso piano nei quaranta minuti, la Publisys per arrivare a tale quota deve conteggiare nel giro anche Lorusso e Crotta, ai quali però la categoria ha dimostrato di calzare parecchio larga. E’ ragionevole ipotizzare che Trullo contro la Bawer si giochi la panchina. Ma il buon senso vorrebbe che l’agonia non venisse prolungata oltre, a prescindere dall’estemporaneità di un risultato.

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