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Dagli agrumeti di Rosarno al centro dove si allenano i giocatori della Reggina Calcio. E’ l’incontro fatto da due dei migranti africani che oggi hanno manifestato, prima a Rosarno e poi a Reggio Calabria, per rivendicare i loro diritti e la loro dignità.
I due lavoratori, accompagnati da uno degli aderenti alla rete Radici, hanno incontrato nel centro sportivo Sant’Agata di Reggio, il difensore amaranto Daniel Adejo, nigeriano, da quattro anni in Italia, e l’allenatore, Gianluca Atzori. Ai due migranti, uno del Burkina Faso e uno del Senegal, e a Danilo Barreca, della rete Radici, la Reggina ha regalato una maglia ufficiale con la scritta «Rete Radici 2011».
Un gruppo di migranti, inoltre, è stato invitato ad assistere alla gara casalinga di domani della Reggina contro il Sassuolo al Granillo.
Nel corso dell’incontro Adejo ha parlato della propria esperienza di integrazione: «Mi sento integrato a tutti gli effetti – ha detto il calciatore nigeriano -, e lo sport in genere, non solo il calcio, è un ottimo strumento per arrivare a questo risultato». Atzori, dal canto suo, ha rivolto un “in bocca al lupo” ai ragazzi invitandoli ad essere presenti allo stadio per la gara di domani: «La Reggina – ha detto Paolo Frascati, responsabile marketing della società – è vicina al territorio e volevamo ricordare un evento triste come quello dello scorso anno con un messaggio di integrazione sociale. Noi ci crediamo e ci abbiamo sempre creduto».

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