Pippo Callipo
3 minuti per la letturaCATANZARO – Mentre nel centrodestra esplodono le critiche sui provvedimenti adottati dal Governo (LEGGI) contro l’emergenza coronavirus, con gli interventi di Jole Santelli e Mario Occhiuto (LEGGI), nel centrosinistra si prova a dare una lettura opposta che condivide gli atti presentati dal premier Giuseppe Conte.
Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria, afferma: «Leggiamo con stupore le dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, in merito al provvedimento d’urgenza del governo per il sostegno alimentare delle famiglie bisognose, attraverso i Comuni. Al Presidente Santelli, che è al governo della Regione, chiediamo soluzioni immediate, per tutti i cittadini. Per la polemica politica c’è tempo».
«Si attivi subito con la protezione civile regionale – aggiunge Sposato – un piano d’emergenza per il sostentamento alimentare delle persone bisognose, delle famiglie si mettano in sicurezza le persone con fragilità come gli anziani, verificando le condizioni di tutte le residenze sanitarie della Calabria. Si attivi, la Presidente Santelli, per dare i dispositivi di protezione agli operatori sanitari e si dispongano i tamponi per tutto il personale esposto al rischio Covid-19, compreso i medici di base».
«Attraverso il Commissario ad acta, si attivi affinché arrivino medici, infermieri e respiratori – prosegue il dirigente della Cgil – aprendo le strutture esistenti, anziché allestire tende da campo proprio sotto gli ospedali che hanno padiglioni vuoti, come sta avvenendo al Policlinico a Germaneto. Dal presidente della Regione – conclude Sposato – ci aspettiamo azioni concrete, equilibrio e capacità di coesione. In questo momento emergenziale occorre un dialogo costante, con il Governo e le parti sociali, per individuare soluzioni comuni».
Pronta anche la replica di Pippo Callipo, consigliere regionale e capogruppo di “Io Resto in Calabria”: «Il governo nazionale può fare di più? No, il governo nazionale deve fare di più. Su questo pochi dubbi, ma le misure annunciate nelle scorse ore sono una prima risposta. Certamente non è sufficiente, ma aizzare la gente con polemiche sterili, in un momento come questo, oltre ad essere pericoloso, è utile solo a chi ha bisogno di costruirsi alibi per coprire la mancate risposte sanitarie per fronteggiare l’emergenza».
«E vero – spiega Callipo – che i 400 milioni di euro destinati ai “bonus spesa” sono pochi e gli apparati amministrativi dei Comuni non sono probabilmente pronti a gestirli, ma intanto è già qualcosa, è un primo passo che dovrà essere seguito da altri. Credo sia necessario, come ha detto anche il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, allargare il reddito di cittadinanza a una platea molto più ampia. Bisogna farlo garantendo il massimo rispetto della legalità nella gestione dei fondi, ma bisogna farlo al più presto. Come bisogna mettere in campo – aggiunge il candidato alla presidenza della Regione – aiuti concreti alle imprese che rischiano di non riaprire più o, peggio, di finire in mano alla ‘ndrangheta. La Regione in tutto questo può e deve fare la sua parte. Limitarsi ad attaccare un governo che, al di là delle legittime opinioni politiche, sta cercando di dare risposte ai cittadini in una crisi dalle proporzioni inimmaginabili, non mi sembra utile né politicamente responsabile».
«»E’ giusto – conclude Callipo – sbattere i pugni, ma lo si faccia per tutelare la Calabria, per aiutare i più deboli e per garantire al personale sanitario di operare in sicurezza, non per interessi politici di parte. In questo momento ai calabresi servono aiuti concreti e posti letto attrezzati, non polemiche e crisi di nervi».
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