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La Dirzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha confiscato beni per un valore di quattro milioni e mezzo di euro ad un imprenditore di Gioia Tauro (Rc), Vincenzo Giacobbe, 42 anni, considerato dagli investigatori vicino alla cosca Piromalli-Molè.
Giacobbe è titolare di un’impresa coinvolta nelle inchieste sulle presunte infiltrazioni della ‘Ndrangheta negli appalti per i lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. I beni confiscati consistono in due aziende, una villa a due piani, varie strutture aziendali, terreni, automezzi e denaro in contante. La confisca è stata fatta in esecuzione di un decreto emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria in accoglimento di una proposta fatta dal direttore della Dia, generale Antonio Girone.
L’impresa di Giacobbe, secondo l’accusa, sarebbe una di quelle che la cosca Piromalli-Molè avrebbe imposto, come forma di tangente, alle imprese appaltatrici dei lavori per l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Giacobbe, inoltre, è stato arrestato nel luglio del 2007 in un’operazione sulle presunte infiltrazioni della ‘Ndrangheta negli appalti dei lavori di ammodernamento della A3 ed è stato condannato in primo grado a sei anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso.
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