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Un progetto di rivalutazione della musica popolare in Basilicata è stato discusso in un incontro che si è svolto a Sasso di Castalda per iniziativa della sezione comunale Avis intitolata a “Donato Caione”, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Regionale e l’Amministrazione Comunale di Sasso.
La manifestazione, oltre al convegno sul tema “identità della musica popolare in Basilicata, contaminazioni delle regioni limitrofe e della tecnologia”, ha visto anche una rassegna musicale di organetto, fisarmonica, zampogna, ciaramella e di canto popolare.
Il vice presidente del Consiglio Regionale Antonio Autilio, intervendo al convegno, ha espresso il pieno sostegno ad un progetto che punta principalmente alla riscoperta delle antiche melodie e della musica etnica in Basilicata.
Nell’operazione di recupero delle radici culturali e della tradizione popolare – ha sottolineato – la musica è un elemento fondamentale perché rappresenta il primo linguaggio vero e proprio, non a caso dialettale. L’interesse per tali linguaggi muove non soltanto dal legame con le nostre realtà storico-culturali, ma anche dalla convinzione che il vissuto di ogni comunità possa coincidere con nuove letture interpretative. Questo implica che ogni comunità – ha aggiunto Autilio – é capace di ripensare in maniera creativa e critica il suo passato, e che la coscienza di esso può permettere di collegare la distanza che lo separa dal presente ed essere così rievocato con apporti significativi che contribuiscono a valorizzarlo.
Il progetto Archivio Sonoro della Basilicata che è stato annunciato dall’assessore alla F.P.-Cultura-Formazione Rosa Mastrosimone – ha detto ancora il vice presidente del Consiglio – si inserisce perfettamente in questa operazione culturale e consentirà di recuperare, conoscere e valorizzare un ricco patrimonio musicale legato alla tradizione, sia perché favorirà sul territorio la costruzione di rapporti tra soggetti di elevato spessore culturale, sia perché renderà più stretta la collaborazione con la Direzione Generale degli Archivi del Mibac che ha il compito di tutelare le memorie documentali delle nostre comunità.
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