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Operazione della Polizia di Stato questa mattina per l’esecuzione di dieci provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti affiliati alla cosca Bruzzise di Palmi. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, richieste dalla DDA di Reggio Calabria e accolte dal gip del locale tribunale, sono eseguiti dalla squadra mobile della questura reggina e dagli agenti del commissariato di Palmi. Gli indagati, che dovranno rispondere di associazione mafiosa, sarebbero implicati in episodi di estorsione nell’ambito dei lavori di ammodernamento del locale tratto di autostrada Salerno-Reggio Calabria.
L’operazione, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, costituisce la prosecuzione di quella denominata «Cosa mia» che nel giugno scorso portò all’arresto di una cinquantina di persone, ritenute affiliate sia ai Bruzzise che all’altra cosca operante sul territorio, quella dei Gallico, che erano riuscite ad imporre pesanti tangenti alle imprese che lavoravano nei cantieri per l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Le famiglie Gallico e Bruzzise sono state contrapposte in una sanguinosa faida tra gli anni ’80 e ’90 e anche più recentemente.
Le 10 persone arrestate dalla polizia nell’ambito dell’operazione per le tangenti sugli appalti per i lavori di ammodernamento dell’A3 sono Fortunata Bruzzise, di 22 anni; Carmela Carbone (49); Francesco Cutrì (53); Vincenza Surace (44); Rocco Salvatore Gaglioti (59); Carmine Gaglioti (43); Vincenzo Gioffrè (28). Le persone già detenute alle quali sono state notificate le ordinanze di custodia cautelare sono Carmelo Bruzzise (52), Vincenzo Bruzzise (49) ed Antonio Bruzzise (43).

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