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Monsignor Francesco Oliva, vescovo della diocesi Locri-Gerace

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LOCRI (REGGIO CALABRIA) – La Diocesi di Locri-Gerace mette a disposizione un immobile di sua proprietà da utilizzare nel caso fosse necessario per affrontare l’emergenza coronavirus. Si tratta di un edificio ubicato a Sant’Ilario dello Jonio che in passato ha ospitato una scuola e la comunità di religiose che la gestiva.

Lo ha comunicato il Vescovo, monsignor Francesco Oliva, alla Presidente della Giunta Regionale della Calabria, Jole Santelli, al Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani e al Direttore della Protezione Civile, Domenico Pallaria, dimostrando con questo gesto concreto che la Chiesa locrese vuole essere “partecipe delle gioie e delle speranze, delle tristezze e delle angosce del territorio nel quale è chiamata a vivere la propria missione evangelizzatrice”.

Il Pastore diocesano ha fatto sapere che l’immobile potrà essere adeguato con pochi interventi “alle stringenti necessità legate al reperimento di strutture per aree sanitarie temporanee o l’incremento di posti letto sanitari, di qualsiasi genere”. L’edificio si sviluppa su due piani, le aule scolastiche si trovavano al piano terra, che potrebbe essere attrezzato alla bisogna, inoltre la struttura presenta un comodo spazio all’aperto. La disponibilità dell’immobile avviene attraverso la Fondazione Opera di Religione che si occupa del patrimonio della Diocesi.

Il vescovo Oliva da quando è scoppiata la grave emergenza per il diffondersi del Covid-19 si sta dando da fare quotidianamente per stare vicino ed essere di aiuto e conforto a tutta la comunità della sua diocesi. Ha dovuto interrompere la visita pastorale che stava facendo agli ammalati e ai poveri, ma avviato tutta una serie di iniziative per stare vicino alla gente della Locride. Costantemente fornisce indicazioni e consigli, ai sacerdoti e ai fedeli, su come bisogna comportarsi nelle rispettive parrocchie alla luce delle indicazioni delle autorità civili. Dal canto suo, ogni mattina celebra in privato la messa nella cappella dell’Episcopio, che viene trasmessa in diretta dall’emittente Telemia, in modo da far partecipare alla preghiera tutti i fedeli. Monsignor Oliva ha pure dichiarato che: «La disponibilità della Chiesa diocesana è estesa anche ad altri edifici di sua proprietà distribuiti nel territorio diocesano».

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