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La terza Commissione regionale permanente ‘Attività sociali, sanitarie, culturali e formative’ ha incontrato questa mattina una delegazione di Lsu ed Lpu e di sindaci, in rappresentanza dei lavoratori precari che hanno manifestato nei giorni scorsi davanti al Consiglio regionale della Calabria».
Lo rende noto il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione: «Nel corso dell’incontro, i rappresentanti dei lavoratori Lsu ed Lpu hanno espresso grande apprezzamento per la Proposta di Legge finalizzata alla stabilizzazione dei lavoratori precari della Calabria presentata nei giorni scorsi dai Consiglieri regionali Carlo Guccione, Ferdinando Aiello, Nazareno Salerno, Claudio Parente, Bruno Censore, Giampaolo Chiappetta ed hanno manifestato la volontà di apportare alla stessa alcune proposte migliorative frutto di una larga concertazione e tese a predisporre uno strumento legislativo che possa finalmente porre termine, dopo ben dodici anni, alla loro condizione di precarietà».
Il Consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione (in foto) nel corso del suo intervento, ha sollecitato l’impegno di tutti, a prescindere dalle appartenenze e dalle colorazioni politiche, perchè il Governo nazionale «presti la giusta attenzione – afferma – anche ai lavoratori precari della Calabria, allo stesso modo di come è già avvenuto per gli Lsu ed Lpu della Campania e della Sicilia, per la cui stabilizzazione il Governo ha stanziato 100 milioni di euro, dimenticando totalmente la nostra regione. Tutto ciò è intollerabile. La Calabria deve far sentire alta la sua voce a Roma e chiedere immediatamente l’apertura di un tavolo tecnico nazionale a cui partecipino il Ministero dell’Economia, il Ministero del Lavoro, l’Anci e la Regione Calabria, per giungere al definitivo prosciugamento del ‘bacino Lsu ed Lpù calabrese». «C’è bisogno dell’impegno di tutti – ha concluso – anche perchè mancano, secondo gli uffici della Giunta regionale, 7.692.000 euro per i sussidi e l’integrazione oraria di ottobre, novembre e dicembre. La Giunta regionale e l’Assessore regionale al Bilancio devono predisporre un provvedimento teso a reperire tali risorse nella Proposta di Bilancio che è attualmente all’esame dell’apposita Commissione e che, entro la fine dell’anno, sarà approvato dal Consiglio regionale».
Nel corso della riunione di questa mattina è stato approvata all’unanimità la sospensione, per un anno, della chiusura del punto nascita dell’ospedale di Melito Porto Salvo. L’organismo consiliare ha accolto la richiesta del consigliere di Idv, Giuseppe Giordano e le motivazioni contenute nell’atto di indirizzo «di verificare, attraverso una concertazione fra le parti interessate (comuni, rappresentanze sindacali, categorie mediche) e un congruo periodo di osservazione, la possibilità di preservare la suddetta struttura», affidando ad un Commissario ad acta di rivalutare la decisione assunta con decreto n. 26 del 16 novembre 2010 che ha disposto la disattivazione del punto nascita dell’ospedale di Melito Porto Salvo.
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