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Il Varese domina la Reggina, trascinato dal gol di Ebagua e dalle giocata ricamate dell’incontenibile Neto Pereira. Il brasiliano del Varese indossa i panni del migliore in campo pur avendo il menisco lesionato ed essendo costretto a giocare con un’infiltrazione. Ma i biancorossi, che possono respirare aria d’alta quota, sono ispirati anche dalle estrose iniziative degli esterni di centrocampo, davvero incontenibili. Zecchin e Carrozza si rivelano, infatti, una spina nel fianco della Reggina, inconcludente e mai pericolosa. Già le prime battute della gara fanno presagire che per gli ospiti sarà una giornata molto dura perché il Varese spreca il vantaggio già al 7’, quando Cellini spara alto da pochi passi. Gli uomini di Atzori si limitano a fare collezione di angoli mentre quelli di Sannino hanno voglia di insistere: al 28’ Zecchin fa filtrare in area una palla tagliente su cui Cellini non riesce ad arrivare: Puggioni respinge con una mano e poi è Cosenza a sbrogliare la situazione, deviando in angolo ed evitando il recupero di Neto Pereira. I biancorossi non mollano la presa, affidandosi soprattutto alle incursioni sulla fascia sinistra dello scattante Carrozza ma il nuovo pericolo per i calabresi arriva dalla destra: l’ispirato Zecchin ci prova al 34’ con un tiro ad effetto che si spegne sul fondo. Gli ospiti reagiscono al 37’: Viola pesca dalla bandierina Cosenza e il difensore reggino impegna di testa Zappino che si salva in due tempi. Poco più tardi, Sannino è costretto a richiamare in panchina l’infortunato Cellini (contrattura) e getta, quindi, nella mischia Ebagua che si rivede così in campo dopo un mese e mezzo. Proprio allo scadere della frazione ci prova l’attaccante nigeriano che, tuttavia, non sfrutta al meglio una punizione di Zecchin e spedisce a lato di testa. Nella ripresa, la punta raddrizza la mira e la Reggina va sotto al 6’ quando Ebagua recupera un pallone perso con troppa ingenuità dagli avversari e non dà scampo a Puggioni dopo aver saltato Adejo. Atzori cerca di correre ai ripari e richiama Sy, tutt’altro che travolgente, puntando su Zizzari. Ma è nuovamente il Varese a spingere sull’acceleratore: Neto Pereira tocca per l’accorrente Dos Santos che spara su Puggioni (16’). Quindi è Neto Pereira tentare di sorprendere il portiere ospite che blocca il pallonetto del brasiliano (20’). Il numero dieci biancorosso dà ancora spettacolo al 26’quando marcia verso la porta calabrese a ritmo di samba, facendo ballare difesa ospite ed invitando Ebagua al tiro ma, questa, volta, il centravanti è impreciso. Due minuti più tardi, la Reggina si affaccia nell’area biancorossa con Zizzari che manda di poco fuori: nella circostanza, comunque, l’arbitro aveva fermato il gioco per un fuorigioco. Il forcing persistente è, invece, quello del Varese, letteralmente scatenato. Puggioni ferma Frara, lanciato da Neto Pereira che, poco dopo, si fa apprezzare per una bella rovesciata smanacciata dall’attento portiere. Quindi è Carrozza ad imperversare sulla sinistra: l’ala coglie il palo e Zecchin ribadisce di prepotenza calciando alle stelle. La sfida si chiude così e se la matricola di Sannino può festeggiare il quarto posto, la squadra di Atzori, troppo evanescente, è costretta ad accettare il giusto verdetto del campo. Amaro l’esordio di Corini sulla panchina rossoblu nella gara contro il Novara. Un 3-0 troppo pesante saluta il nuovo corso del Crotone: l’avvento di Corini sulla panchina rossoblu non regala la tradizionale scossa, ma il nuovo tecnico può comunque trarre note positive nonostante il passivo. Come preannunciato, Corini, subentrato a Menicihini, vara un 4-3-3 accorto, con Ginestra supportato in avanti da De Giorgio e Cutolo, in difesa parte del primo minuto Terigi, arrivato in estate dal Genoa. Equilibrio nelle prime fasi di gioco, i calabresi reggono bene l’urto al tradizionale forcing iniziale dei padroni di casa e vanno alla conclusione con De Giorgio sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la sua conclusione termina alta sopra la traversa. Nonostante i sei titolari assenti il Novara vuole mantenere la vetta della classifica e si rende pericoloso con la deviazione sotto porta di Rubino, che gira di testa sopra la traversa una punizione di Porcari. Dove non arrivano i meriti, ci si mette la fortuna, e pochi minuti dopo gli azzurri trovano la rete del vantaggio. La difesa rossoblu respinge corto un calcio d’angolo dalla sinistra di Gonzalez, la palla arriva sui piedi di Porcari che ha tempo e spazio per prendere la mira, conclusione potente ma decisiva è la deviazione di Beati a centro area, Belec viene preso in controtempo e l’intervento disperato del portiere sloveno non basta per frmare il pallone che si insacca lentamente in porta. Sulle ali dell’entusiasmo la capolista va vicina al raddoppio: Belec sbaglia il rinvio servendo Gonzalez, cross immediato dell’argentino leggermente troppo alto per Rubino, appostato a centro area. Il Crotone si difende con ordine ma pecca in fase di costruzione. Il centrocampo lavora bene quando si tratta di spezzare il gioco avversario, ma quando si tratta di innescare il reparto avanzato, i lanci lunghi della squadra di Corini diventano facile preda della difesa novarese. Per vedere i calabresi in zona gol bisogna aspettare oltre mezz’ora, quando nel giro di due minuti Eramo e Cutolo ci provano dalla distanza, intenzione buona visti i pochi spazi concessi dal Novara, ma nessun problema per Ujkani. Il finale di frazione è tutto del Crotone, Ginestra ruba palla ad uno spaesato Gheller e serve al centro un compagno che non c’è, regalando di fatto il pallone al portiere albanese. Nel finale, poi, episodio contestato in area novarese, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Shala tocca il pallone con il braccio, ma né l’arbitro, né gli assistenti ravvisano gli estremi per il rigore tra le proteste dei giocatori rossoblu. La ripresa si apre sotto migliori auspici, almeno sotto il profilo del divertimento. Rubino di testa impensierisce Belec sugli sviluppi di calcio d’angolo. Il Crotone resiste e costruisce la palla del pareggio, Crescenzi, il migliore dei suoi, si invola sulla destra e pesca sul secondo palo De Giorgio, sponda aerea per Ginestra che arriva con un attimo di ritardo all’impatto con il pallone. Errore pagato a caro prezzo, perché il Novara trova l’immediato raddoppio. Scavone approfitta di una dormita di Abruzzese sulla linea di fondo, lo anticipa e riesce a mettere al centro un pallone che Rubino devia di testa sul secondo palo. Il Crotone si scopre con gli ingressi di Napoli e Russotto, ed il Novara approfitta degli spazi concessi, trovando una clamorosa traversa con Marianini dalla distanza. Il compito improbo della rimonta diventa una chimera quando De Giorgio rovina una prestazione positiva facendosi cacciare per un brutto fallo a centrocampo su Porcari. I crotonesi crollano alla distanza e nel finale Rubino firma la personale doppietta su assist di Gonzalez, consegnando a Corini una sconfitta su cui meditare in vista del prossimo impegno allo “Scida” contro il Cittadella.

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