2 minuti per la lettura
POLICORO – Dopo quasi 23 anni di depistaggi, ipotesi investigative confutate dai fatti e grossolani errori, finalmente si apre uno spiraglio di luce che potrebbe portare all’effettivo accertamento della verità “scientifica” sul caso di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i fidanzatini di Policoro trovati morti nel bagno di casa il 23 marzo del 1988.
Ieri, il pubblico ministero Rosanna De Fraia, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Matera, ha disposto per il 17 e 18 dicembre, la stumulazione delle salme dei due ragazzi dal cimitero di Policoro, con esame esterno dei cadaveri e autopsia. La decisione del magistrato, è maturata nell’ambito della riapertura delle indagini sul caso, già disposta dal Gip, Rosa Bia, dando seguito a una precisa richiesta dei legali delle due famiglie, Francesco Auletta e Riccardo Laviola, accolta nel giugno scorso.
Dopo le prime ipotesi di un incidente, che avevano portato alla chiusura del caso, la Procura oggi indaga nei confronti di “persona da identificare”, mostrando di tenere in seria considerazione le eccezioni presentate in questi anni dalla combattiva mamma di Luca, Olimpia Fuina, difesa dall’avvocato Auletta, sull’assai probabile duplice omicidio. Una pista suffragata da acclarate incongruenze tecniche nella ricostruzione del paventato incidente dovuto a uno scaldino (shock elettrico), o al malfunzionamento della caldaia a gas (avvelenamento da monossido di carbonio). Entrambi i corpi presentavano tumefazioni, ecchimosi e sospette fratture, che non furono mai verificate all’epoca della morte, ufficialmente per l’avaria dell’apparecchio mobile.
Oggi una Tac da effettuarsi presso il reparto di Radiologia dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, potrà chiarire ogni dubbio, sempre che lo stato delle salme, dopo 23 anni, lo consenta ancora. Il pubblico ministero ha nominato due consulenti tecnici, il professor Francesco Introna, che si sta occupando in queste settimane del caso di Sara Scazzi, e la dottoressa Simona Corrado del Policlinico di Bari. Per l’accertamento tecnico “irripetibile”, il pm ha dato la possibilità alle famiglie di affiancare propri consulenti di fiducia ai due professionisti.
Alle operazioni di stumulazione e rilievo sulle salme parteciperanno anche le famiglie Orioli e Andreotta. La giornata più densa sarà quella del 17 dicembre, quando le salme scortate da forze dell’ordine saranno ispezionate e trasportate a Matera per la Tac. Il 18, alle ore 12, verrà eseguito l’esame autoptico.
Aveva le lacrime agli occhi, l’avvocato Auletta, quando ieri ha ritirato la notifica del provvedimento, «è stata una grande vittoria sotto il profilo umano, più che professionale. -ha commentato- Sono pienamente soddisfatto di questa decisione che permetterà di accertare non la nostra verità, ma la verità in assoluto».
L’improvvisa chiusura del caso, con la morte per avvelenamento da monossido di carbonio, aveva letteralmente gettato nella disperazione le famiglie di Luca e Marirosa, convinte da sempre del fatto che i due ragazzi siano stati uccisi, seppur senza un movente acclarato.
Antonio Corrado
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA