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Stop ai ricoveri programmati nelle strutture ospedaliere della Campania. La Regione, con una comunicazione della Direzione generale per la tutela della salute e coordinamento del sistema sanitario della Campania, ai direttori generali di Asl, ospedali e delle università ospedaliere, ha disposto la sospensione dei ricoveri programmati non urgenti “in strutture ospedaliere pubbliche, private accreditate e ospedali classificati”, da ieri e fino al 6 aprile prossimo. Resta la possibilità di effettuare interventi non differibili e quelli per i pazienti onco-ematologici. La sospensione riguarda anche le attività “in libera professione intramoenia”. Gli ambulatori intanto continuano il lavoro. “Riaffermiamo la totale disponibilità dei centri e delle strutture ambulatoriali private accreditate, a supportare in ogni modo la popolazione della Campania che non può, al momento, rivolgersi agli ospedali pubblici o alle case di cura private, per l’erogazione di tutte quelle prestazioni sanitarie di cui pure si avverte il bisogno”. A garantire l’impegno, in una nota, Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, che rappresenta i laboratori privati e i poliambulatori privati accreditati, e Bruno Accarino, responsabile campano del Sindacato nazionale radiologi (Snr). Pensiamo, precisano ancora Lamberti e Accarino, ai “prelievi di sangue, alle indagini radiologiche, alle visite specialistiche di cardiologia, a quelle di oculistica, ai centri antidiabete. Servizi di cui comunque i pazienti cronici, gli oncologici, coloro i quali sono affetti da molte altre patologie ancora (che in questo momento, purtroppo, sono oscurate dall’emergenza Covid- 19), non possono fare a meno”. Interviene anche la senatrice campana del MoVimento 5 Stelle Maria Domenica Castellone, componente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama. “La sanità del Nord, che pure è un’eccellenza, sta faticando a gestire l’emergenza da coronavirus visto l’alto numero di contagi e di ricoveri. In Campania purtroppo la situazione sanitaria è nota a tutti. C’è stata una gestione che ha puntato su tagli non razionali, è stata incentivata la deospedalizzazione senza però potenziare la sanità territoriale. Molti ospedali pubblici sono stati fortemente ridimensionati o chiusi. Per questo l’appello del nostro capo politico Vito Crimi sulla necessità di intervenire immediatamente al Sud è sacrosanto. Bisogna pensare a potenziare immediatamente gli ospedali e a predisporre tutti i presidi funzionali al triage dei pazienti potenzialmente infetti”.

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