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Controlli della polizia nel centro di Cosenza

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CATANZARO – Mentre proseguono gli accertamenti in Calabria sulle persone risultate positive al Coronavirus, con undici casi accertati e tre probabili che aspettano l’esito definitivo, la prima giornata da “zona rossa” è stata affrontata con una corsa ai supermercati e alle farmacie e una tensione abbastanza evidente.

Il primo segnale è quello relativo ai supermercati, presi d’assalto da molta gente. Scaffali semivuoti almeno per i beni di prima necessità, anche se non ci sono problemi di approvvigionamento per le derrate alimentari. In tanti, però, come hanno spiegato all’AGI, sono usciti “per portare a casa una spesa che ci consenta di non uscire per i prossimi giorni”. Una sorta di precauzione che ha creato qualche disagio. Non tutti i supermercati calabresi hanno attuato la disposizione di evitare gli assembramenti e in molti esercizi i clienti sono entrati senza controlli. Altri hanno messo in campo o i numeri per gestire l’ingresso o personale addetto alla gestione della clientela.

Anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha chiesto alla popolazione di evitare l’assalto ai supermercati, evidenziando che “non ci sono problemi per ottenere i beni di primi necessità” e spiegando di avere chiesto “che i supermercati possano prorogare l’orario di apertura anche per le ore notturne”. Controlli intensificati a Cosenza, dove il sindaco Mario Occhiuto ha predisposto gli accertamenti della polizia locale “nei supermercati e nei negozi per informare sulle prescrizioni vigenti e per verificare che adottino modalità contingentate degli ingressi. I gestori che non sono in grado di mantenere distanza di sicurezza tra le persone devono chiudere le attività. La città è tranquilla e i cittadini collaborativi”.

A Crotone una imprenditrice di una struttura privata sanitaria ha reso noto di essere risultata positiva all’infezione da Covid 19, aumentando la preoccupazione nella città dove si vede tanta gente nei negozi. A Vibo Valentia stesso assalto ai negozi e non manca anche chi segnala aumenti dei prezzi, per questo la Prefettura si è attivata per verificare l’esistenza di speculazioni sulle merci dopo l’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri A Catanzaro, oltre all’assalto ai negozi, il sindaco Sergio Abramo ha lanciato un appello ad “unirsi e dimostrare di essere una vera comunità”.

Mentre in tanti indossano le mascherine in strada, è difficile reperirle insieme ai disinfettanti sia in farmacia che in altri negozi. I sindaci sono in prima linea per la diffusione delle informazioni. C’è chi ha utilizzato i canali social, chi ha notificato la nuova ordinanza e chi ha utilizzato megafoni per informare la popolazione sui nuovi provvedimenti. Nei bar, di solito pieni in mattinata per le colazioni e i successivi aperitivi, poca gente e severe norme igieniche, con alcuni locali che hanno attuato l’obbligo di ingresso limitato a pochi clienti per volta.

Questa sera, a partire dalle 18, scatteranno le prime chiusure in Calabria per bar, ristoranti e altre attività di settore. Sulle strade sono stati intensificati i controlli delle Forze dell’ordine, con le verifiche delle autocertificazioni che indichino il motivo per cui si circola nonostante i divieti.

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