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Istituzioni e società civile devono «intensificare il convergente e deciso sostegno» alla magistratura e alle forze dell’ordine impegnate nella lotta alla ‘ndrangheta. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del Seminario di studio sulla ‘ndrangheta, promosso dal Museo della ‘ndrangheta di Reggio Calabria, in un messaggio trasmesso dal Segretario Generale Donato Marra.
«La scelta di destinare a luogo di studio e approfondimento delle origini e delle cause della ‘ndranghetà – si legge nel messaggio – un edificio confiscato a suoi esponenti testimonia in modo visibile i successi conseguiti nella lotta a una forma di delinquenza quanto mai violenta, agguerrita e pervasiva. In tal modo si rafforza – specialmente nei giovani – la cultura del rispetto delle regole e la consapevolezza delle gravi conseguenze che la infiltrazione di tipo mafioso nella economia legale può produrre per lo stesso sviluppo della Regione e dell’intero Paese».
«Lo studio e la conoscenza degli aspetti organizzativi e delle attività della ‘ndranghetà – prosegue Napolitano – permetteranno di individuare strategie di contrasto ancora più valide e di intensificare il convergente e deciso sostegno delle istituzioni e della società civile alla magistratura e alle forze dell’ordine, il cui impegno è essenziale per contrastare il controllo del territorio cui tendono tutte le forme di criminalità organizzata».

GLI INTERVENTI
Le voci dal palco del seminario ‘La Ferita’, dedicato alla lotta alla ‘ndrangheta, che si svolge a Reggio Calabria.

Il Prefetto di Reggio, Luigi Varratta
«La ‘ndrangheta si può vincere, è un fenomeno umano e, come ci ha spiegato benissimo Giovanni Falcone, ha i suoi sviluppi ma prima o poi dovrà morire. Noi dobbiamo combatterla con la convinzione di riuscire a sconfiggerla. È importante che vengano fuori collaboratori di giustizia, è la novità di questo 2010 in cui abbiamo scoperto la struttura verticistica della ‘ndrangheta, struttura che ha rafforzato ulteriormente un’organizzazione criminale già di per sè molto forte. La risposta dello Stato è stata senza precedenti, con arresti e sequestri di beni davvero ingenti». «Sono risultati straordinari – ha detto – che non devono portarci all’euforia, perchè anche se la ‘ndrangheta è stata colpita e innervosita, non è stata ancora indebolita. Alla magistratura serve sostegno che deve arrivare dalla società civile. In questo senso ci sono stati tanti bei segnali negli ultimi mesi. Alla gente serve coraggio per sgretolare il muro di connivenze e indifferenze. La società civile – ha continuanto – deve attuare un cambio di passo mentale perchè la ‘ndrangheta è un fenomeno anche culturale: va combattuta e cambiata proprio questa cultura mafiosa, non si deve essere più rassegnati, serve fiducia. Alla criminalità organzizata – secondo il prefetto – bisogna rispondere con la legalità organizzata, quindi organizziamoci anche noi. È stato un anno importante, ci sono tutte le premesse per sconfiggere la criminalità: dobbiamo avere fiducia ed essere convinti che questo territorio ce la possa fare».

Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti
«Questa comunità – ha detto Scopelliti – ha bisogno di esempi e di azioni positive. Questa città, che io adoro, negli ultimi anni ha saputo dare tanti segnali importanti, come il nuovo piano regolatore e il piano spiagge, fatto due volte. Prima la politica rifiutava di fare queste scelte. Sono scelte che implicano assunzioni di responsabilità, e oggi noi l’abbiamo fatto perchè vogliamo dare un segno di legalità. L’abbiamo già fatto con segnali importanti, ed è con tante piccole cose che si cambia una certa mentalità e una certa cultura. Servono scelte di legalità – ha sottolineato Scopelliti – e devono venire anche da parte della politica, una politica che non può pensare solo a tirarsi vicendevolmente fango tra destra e sinistra ma che su certi temi, come la ‘ndrangheta, deve saper essere forte, unita e compatta».

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