2 minuti per la lettura
CASTELSARACENO – Sarà un ponte tibetano il legame che simbolicamente porrà in collegamento il Parco Nazionale del Pollino con il Parco Nazionale dell’Appenino Lucano. Al via il concorso di idee per la progettazione dello stesso che scadrà il prossimo 13 gennaio e offrirà al vincitore un premio di 6.000 euro a valere sui fondi del Programma Operativo Val D’Agri. Il concorso è aperto a tutte le imprese operanti nel settore, in possesso dei requisiti prescritti per i concorsi di progettazione, ovvero che intendano avvalersi di progettisti qualificati, le quali abbiano già realizzato ponti tibetani, e a tutti gli ingegneri e architetti abilitati all’esercizio della professione. Luogo individuato per la realizzazione dell’opera, Castelsaraceno, territorio che materialmente funge da cerniera tra i due parchi e che conserva un’area di elevatissimo pregio paesistico e ambientale. Per un importo totale di un milione di euro il ponte tibetano sarà realizzato sulle gole del torrente Racanello, fra il costone roccioso denominato “Castel Veglio”, a ridosso del centro storico, e il Monte Raparo. Un’opera già inserita nel programma triennale delle opere pubbliche 2010/2013 che l’ente Parco Nazionale dell’Appenino Lucano ha presentato al Ministero dell’Ambiente per la dovuta approvazione, e candidata negli interventi interstrutturali dei Programmi Integrati di Offerta Turistica Val D’agri-Lagonegrese, oltre che presso di P.O. Il ponte tibetano sarebbe il primo, nel suo genere, installato nel centro – sud Italia, rappresentando un notevole attrattore di flussi turistici che potrebbero beneficiare del riutilizzo di piste sterrate per il lancio in parapendio e per giri in mountain bike che l’amministrazione ha intenzione di ripristinare. Senza dimenticare che tale attrattore potenzierebbe l’offerta turistica relativa agli sport estremi, essendo Castelsaraceno già nota per l’arrampicata su roccia e parapendio. Da non escludere anche la messa in rete della sentieristica didattica del Bosco Favino – Monte Alpi (Parco Pollino) e il Museo della Pastorizia, con il monte Raparo e, quindi, la diga del Pertusillo. Diciotto i mesi previsti per la realizzazione dell’opera, mentre il supporto delle risorse umane sarà assicurato dalla Pro-Loco di Castelsaraceno da tempo dedita allo sviluppo turistico del paese.
Francesca Gresia
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA