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E’ stata la splendida cornice della Sala della Protomoteca in Campidoglio, a Roma, a fare da palcoscenico ieri sera alla cerimonia di consegna del Premio Minerva Anna Maria Mammoliti alla Sapienza, alle Arti, ai Mestieri, giunto alla XXI edizione. Il premio – spiega una nota – viene assegnato annualmente a donne che si sono distinte per l’alto impegno in campo professionale e privato. La giuria, presieduta dalla Prof.ssa Maria Rita Saulle, attualmente unica donna Giudice della Corte Costituzionale e composta da vari membri (Maria Contento, Gaetano Coscia, Candida Curzi, Liliana Ferraro, Gian Maria Flick, Gaetano Gifuni, Gianni Letta, Doris Lo Moro, Simonetta Matone, Enzo Mei, Andrea Monorchio, Simone Ovart, Carla Rabitti Bedogni, Eugenio Santoro, Pierluigi Severi, Luisa Todini, Daniela Valentini, Daniela Paola Viglione, Graham Watson), ha premiato undici donne destinatarie del prestigioso riconoscimento, una spilla in argento, oro e pietre preziose raffigurante la Dea Minerva, disegnata dal Maestro Renato Guttuso nel 1983, anno di fondazione del premio. La manifestazione, organizzata con l’adesione del Presidente della Repubblica e con vari patrocini ai massimi livelli tra cui quelli della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, è il primo alto riconoscimento al femminile in Italia. In oltre un quarto di secolo ha fatto emergere una «Holding dei Saperi» trasversale alle sue tante categorie: dall’uguaglianza di genere all’imprenditoria, dalla scienza alle arti, all’impegno sociale. Tra le premiate negli anni si ricordano Simone Veil, Nilde Iotti, Piera Degli Esposti, Letizia Moratti, Margherita Hack, Paola Levi Montalcini, Elvira Sellerio, Lina Wertmuller, Monica Vitti, Livia Pomodoro, Emma Marcegaglia, Emma Bonino e tante altre. Tra le vincitrici di quest’anno Irina Bokova, Direttore Generale dell’Unesco, «Premio alla pace e alla Solidarietà» cui la spilla sarà però materialmente consegnata lunedì 22, data in cui sarà a Roma per incontrare varie personalità istituzionali. A Rosa Oliva è andato il «Premio all’Uguaglianza di Genere» in quanto promotrice della battaglia che consentì alle donne l’accesso alle carriere negli uffici pubblici, come sancito dalla storica sentenza n. 33 del 1960 della Corte Costituzionale. A Maria Sorrentino, Presidente della «Fondazione Federica per la vita onlus», il «Premio all’Impegno Sociale» e la Medaglia del Presidente della Repubblica, a Paola Santarelli, Amministratore Unico di Co. Ge. San. Costruzioni, il «Premio all’Imprenditoria», a Dianne Curtis, Presidente Zonta International, il «Premio Donne nel Mondo», a Maria Paola Landini, Direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia del Policlinico S. Orsola-Malpighi (Bologna), il «Premio alla Ricerca Scientifica». Altri riconoscimenti sono andati a Andrèe Ruth Shammah, regista teatrale e responsabile unica del teatro Franco Parenti (“Premio alle Arti»), Gabriella Alemanno, Direttore dell’Agenzia del Territorio (“Premio alla Dirigenza nella Pubblica Amministrazione»), Bianca Maria Martinelli, Dirigente Vodafone Italia (“Premio alla Dirigenza nel settore privato») e Annalisa Torzilli, imprenditrice agricola (Premio de «Il Club delle Donne»). Il «Premio Anna Maria Mammoliti all’Informazione», istituito quest’anno in ricordo della storica fondatrice del Premio Minerva e de «Il Club delle Donne» nonchè protagonista di tante battaglie per la difesa dei diritti delle donne, è stato assegnato a Monica Mondardini, Amministratore delegato e Direttore generale del Gruppo Editoriale L’Espresso. Particolarmente commovente il filmato in memoria della Mammoliti (scomparsa nel marzo del 2009 a causa di una malattia) accompagnato dall’intensa interpretazione del brano Memory eseguito dalla cantante Sherrita Duran. Nel corso della serata sono stati assegnati altri riconoscimenti particolari. Padre Giulio Albanese, Superiore dei Missionari Comboniani ha ritirato il «Premio Minerva all’Uomo», mentre il Premio What’s Up Giovani Talenti ha visto vincitori Roberto Navigli, informatico, «Premio What’s Up alla Ricerca» e Giorgia Farina, «Premio What’s Up alla Regia».
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