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«Egregio Presidente, nell’ottica da Lei delineata della lotta contro la criminalità organizzata e contro l’usura e per affermare con forza il principio di legalità, la II Commissione ‘Affari istituzionali’ ha dato inizio all’istruttoria congiunta di cinque progetti di legge che si accingono ad affrontare le suddette tematiche».
E’ quanto scritto in una lettera, firmata dal presidente della II Commissione «Affari istituzionali» del Consiglio regionale della Lombardia, Sante Zuffada (in foto a destra), ricevuta dal presidente della Commissione antimafia del Consiglio regionale della Calabria Salvatore Magarò (in foto a sinistra), il quale nei giorni scorsi aveva sollecitato sul fenomeno della mafia delle interlocuzioni proficue tra le due Commissioni.
Fa sapere il Presidente della Commissione lombarda: «Abbiamo costituito un Comitato ristretto di Consiglieri, nel quale sono rappresentate tutte le forze politiche e di cui fa parte l’Ufficio di Presidenza della Commissione, con il compito di approfondire la materia e di riunire in un unico testo organico le disposizioni dei cinque progetti di legge, che sta lavorando in tal senso. Nel frattempo la Commissione sta procedendo ad una serie di audizioni con i vari soggetti che possono offrire contributi ed osservazioni al delicato lavoro istruttorio: sono state invitate associazioni antiracket ed antiusura, associazioni in difesa della legalità nonchè organizzazioni sindacali e imprenditoriali. Le esprimo quindi, anche a nome di tutta la Commissione, la disponibilità e l’interesse ad avviare una collaborazione istituzionale, che potrà prevedere un utile scambio di vedute su queste complesse problematiche: a tal fine provvederò a tenerLa aggiornata sui nostri lavori ed a trasmetterle il testo unificato non appena definito dal Comitato ristretto e dalla Commissione».
Per Magarò «L’aver svolto di recente, da parte della Regione Lombardia, una seduta straordinaria sull’inquinamento mafioso nella regione più produttiva del Paese, è stato un gesto di alta responsabilità istituzionale, politica e direi anche culturale. Si è preso, infatti, finalmente atto, dopo le diverse e specifiche richieste giudiziarie, della pericolosità della mafia e segnatamente della ‘ndrangheta, che non è un’organizzazione criminale localizzabile in Calabria, ma, come spiegano i maggiori esperti di mafie, una holding criminale che agisce sui mercati internazionali. Un’azione sinergica, quindi, tra le due Regioni è un dato di grande positività, In tal senso – conclude Magarò – provvederemo subito ad attivare i canali di comunicazione che, in tempi rapidi, ci possano portare ad azioni che tendano a ridurre lo strapotere mafioso e, rendendo più efficiente e trasparente, i meccanismi della pubblica amministrazione, a sconfiggere la malapianta criminale».

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