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La discarica di Pianopoli è pericolosa per l’ambiente e per i cittadini perchè ha una capacità di carico troppo elevata e perchè è troppo vicina al centro abitato, con possibili conseguenze per i cittadini. La manifestazione svoltasi ieri a Pianopoli contro la discarica gestita dalla Eco Inerti, è stata promossa da alcune associazioni ambientaliste, con l’adesione di Italia dei valori, Rifondazione comunista e Sinistra e Libertà.
I manifestanti hanno sfilato per le vie del paese e si sono poi concentrati in una piazza in cui ci sono stati interventi di ambientalisti e rappresentanti politici. Nella discarica di Pianopoli vengono conferiti rifiuti speciali non pericolosi, oltre che da tutta la Calabria, anche da Puglia e Sicilia. L’impianto, inoltre, fino a pochi giorni fa, ha ricevuto materiale anche dalla Campania.
Secondo i promotori dell’iniziativa, una discarica capace contenere 500 mila metri cubi di rifiuti non può essere ubicata a pochi chilometri dal centro abitato e dalla superstrada 280 Dei due mari, dove c’è un alto volume di traffico. L’area in cui sorge l’impianto, inoltre, è sismica di primo grado ed è attraversata da un torrente che è un affluente del fiume Amato che pochi chilometri dopo si riversa in mare, con i rischi conseguenti di inquinamento. Per una discarica di questo tipo, sostengono ancora gli ambientalisti, avrebbe dovuto essere scelto un sito più idoneo. Alla manifestazione ha partecipato anche una rappresentanza di studenti provenienti da Lamezia Terme, Reggio Calabria, Crotone e Cosenza.
A parte i partiti di Sinistra e Italia dei Valori, a Pianopoli per manifestare contro la discarica più chiaccherata della Calabria non c’erano altre formazioni politiche e, soprattutto, non c’era traccia dei sindaci del comprensorio che giusto qualche giorno fa avevano partecipato al Consiglio comunale di Pianopoli convocato dal sindaco Gianluca Cuda che, tra l’altro, con un manifesto pubblico, augurando buon lavoro ai manifestanti, ha ricordato che è stata la sua ordinanza – che annullava quella emessa da Scopelliti e del sub commissario Pugliano, che ha bloccato l’afflusso dei rifiuti provenienti dalla Campania.
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