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Quattro gol mandano a casa una Vibonese la cui differenza in campo rispetto agli avversari è stata evidente e la Vibonese torna a casa dal “Partendo” con il boccone amaro da digerire. La sostituzione di Scruglio dopo appena 24 minuti di gioco è la testimonianza di quanto la Vibonese ci abbia messo del suo per agevolare un avversario che non ne avrebbe avuto bisogno. All’11’ sbaglia clamorosamente valutazione sull’apertura di Licciardi che pesca Comini, una spina nel fianco, svelto ed altruista nel servire a Panatteri il pallone del vantaggio. Concede il bis, Scrugli, al 22’ quando, direttamente da un lancio di Marruocco, tenta di disimpegnare all’indietro, ma il pallone che serve, o cerca di fare, di testa al portiere è debole e per Comini è uno scherzo beffare Senatore, che proprio esente da responsabilità non è, con pallonetto facile facile. Dopo poco più di venti minuti l’Avellino ha già messo la partita in ghiaccio e per Tosi ce n’è abbastanza per decidere di spedire sotto la doccia il frastornato Scrugli. Entra Saturno, ma in posizione di terzino ci va Mazzetto, che aveva iniziato a centrocampo in una formazione priva di Grillo, centrocampista e bomber della squadra, e Perna. Assenze pesanti per i calabresi che recuperano in extremis Pasca, sistemato al centro dell’attacco, e si presentano con un abbottonato 4-1-4-1 in cui Mineo fa da schermo davanti alla difesa.
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