Egidio Digilio
2 minuti per la letturaPOTENZA – L’ex senatore Egidio Digilio deve scontare 8 mesi di reclusione per essersi appropriato, in qualità di amministratore di condominio, di oltre 70mila euro di bollette del gas intascate da una trentina di proprietari.
Lo ha deciso giovedì il giudice Salvatore Pignata, del Tribunale di Potenza, rivedendo al rialzo la richiesta di condanna a tre mesi per appropriazione indebita avanzata poco prima in udienza dal pm nei confronti dell’ex parlamentare, assistito da Luigi Claps.
I fatti risalgono all’inverno tra il 2013 e il 2014 quando si è scoperto che Digilio, già consigliere regionale dal 2005 al 2008 con Alleanza nazionale e poi senatore fino al 2013 (prima Pdl poi Fli), non aveva versato a Italgas, per diversi anni, le somme dovute per l’alimentazione della caldaia del condominio Luongo, nel rione Francioso di Potenza, così nominato perché costruito dalla famiglia del compianto ex segretario regionale Pd, Antonio.
La tensione con la ditta fornitrice raggiunse livelli tali che poco dopo Natale, e una rateizzazione non rispettata, il tubo del gas venne addirittura tagliato, lasciando una trentina di famiglie praticamente al freddo fino a marzo.
Di qui la denuncia dei condomini, che si sono anche costituiti come parti civili nel processo e ieri erano difesi in aula da Francesco Fabrizio e Francesco Soldovieri.
Il giudice ha disposto il pagamento di una provvisionale sul risarcimento complessivo dei danni subiti, da liquidarsi in separata sede, di 16mila euro complessivi, oltre alle spese processuali.
Quindi ha concesso all’ex politico «il beneficio della sospensione condizionale della pena, subordinata al pagamento delle provvisionali». Vale a dire che se mai la condanna dovesse diventare definitiva dopo il secondo e il terzo grado, nonostante la scadenza della prescrizione fissata per la fine del 2021, e a quel momento non avrà ancora onorato almeno questo debito di 16mila euro, per lui potrebbe prospettarsi l’esecuzione della pena.
Digilio, per anni titolare anche dell’azienda agricola di famiglia nel Materano (sua figlia ha sposato l’attuale assessore regionale all’Agricoltura Francesco Fanelli), all’epoca dei fatti gestiva, in qualità di amministratore, diversi condomini del capoluogo.
Le motivazioni della condanna appena emessa nei suoi confronti verranno depositate nel termine di 90 giorni.
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