Uno dei trasportini con un gatto morto
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Un ritrovamento degno di un film horror quello effettuato dai volontari dell’Enpa nelle strade di Reggio Calabria. Disseminati in vari punti della città, infatti, i volontari hanno ritrovato dieci trasportini con all’interno dei gatti morti, mummificati o in stato di decomposizione.
Il ritrovamento è stato effettuato nella zona nord della città. Immediatamente l’Ente Nazionale Protezione Animali ha sporto denuncia ai Carabinieri Forestali e fornito tutta la collaborazione possibile per individuare i responsabili di gesto senza dubbio orrendo e disumano.
«Si tratta – dichiara l’Ente – dell’ennesimo gesto di violenza nei confronti degli animali. Solo pochi giorni fa il ritrovamento di tre cani morti, probabilmente per percosse, si aspetta l’autopsia. È uno scenario da film horror quello che si sono trovati di fronte i volontari dell’Enpa di Reggio Calabria. Dopo il rinvenimento del primo trasportino, contenente resti di gatto morto, sono arrivate altre segnalazioni e i volontari hanno iniziato a fare il giro di tutta la zona. Come in una macabra caccia al tesoro».
A quel punto «hanno cominciato a scoprire – prosegue l’Enpa – uno dopo l’altro i pacchi dell’orrore, dieci in tutto, con i gatti alcuni mummificati, altri in decomposizione. Tutti i posti dove sono stati effettuati ritrovamenti sono zone frequentate da “gattare”».
Di conseguenza «L’Enpa di Reggio Calabria ha sporto denuncia ai carabinieri forestali che indagheranno per trovare i responsabili».
I volontari di Reggio si dicono «sconvolti, nel nostro territorio ormai ci posiamo aspettare di tutto. La violenza sugli animali è all’ordine del giorno. Con il canile sequestrato, l’Asp commissariata, accalappiamento inesistente ci sentiamo veramente lasciati soli in una lotta alla violenza e alla crudeltà che è sempre più incalzante».
I trasportini con i resti dei gatti sono stati portati presso l’Asp di Reggio per essere esaminati mentre «ai carabinieri sarà chiesto di acquisire le immagini – prosegue la nota dell’Ente – delle telecamere situate nelle vicinanze dei ritrovamenti. Non sappiamo se sia frutto di pura crudeltà o follia – conclude l’Enpa di Reggio Calabria – se attraverso questa violenza si voglia recapitare un qualche messaggio o e se chi ha compiuto questo gesto immondo volesse solo disfarsi degli animali. Quel che è certo è che i responsabili devono assolutamente pagare. Non si può lasciar passare il messaggio che chi uccide e tortura gli animali rimanga impunito».
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