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Un allarme è scattato questa mattina all’Università della Calabria, ad Arcavacata di Rende. Qualcuno avrebbe telefonato per avvertire della presenza di un ordigno nei pressi del Cubo 28 dell’Unical, nella zona della Facoltà di Scienze Politiche, dov’era in svolgimento un concorso pubblico per dipendenti comunali che è stato ovviamente sospeso. La zona interessata è stata recintata e messa in sicurezza dai reparti specializzati dei Carabinieri, che hanno effettuato dei controlli e non hanno trovato alcun ordigno. Nell’ateneo sono intervenuti gli artificieri e le unità cinofile che hanno ispezionato il ‘cubo 28′ dove era stata segnalata la presenza di una bomba.
«Si tratta di un gesto irresponsabile che danneggia i partecipanti, provenienti da tutta Italia, ritarda l’espletamento delle prove del concorso e contribuisce a dare un’immagine negativa del nostro territorio – ha afferma in una nota l’assessore al personale di Cosenza, Carlo Salatino. – E’ grave e inquietante che questa mattina, mentre aveva già avuto inizio presso l’Università della Calabria la prima prova scritta dei due concorsi per dirigenti banditi dall’Amministrazione Comunale di Cosenza, sia stato lanciato per mezzo di una telefonata un falso allarme sulla presenza di una bomba nel cubo in cui hanno sede le aule nelle quali in cui era in corso lo svolgimento delle prove, causando l’interruzione delle operazioni concorsuali».
«Mentre mi auguro – prosegue Salatino – che le forze dell’ordine facciano al più presto luce sull’accaduto, aggiungo – qualora all’origine dell’inqualificabile gesto ci fosse un goffo tentativo di impedire lo svolgimento del concorso – che ho sentito i Presidenti delle due Commissioni, i quali provvederanno a fissare in tempi brevissimi la nuova data di svolgimento delle prove».

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