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TORRE DEL GRECO (NAPOLI) – Via al lavori di collettamento delle acque reflue di Torre del Greco (Napoli) all’impianto di depurazione di Foce Sarno a Castellammare di Stabia. Interventi finanziati per 35 milioni di euro dalla Regione Campania e affidati dalla Gori, soggetto attuatore individuato da palazzo Santa Lucia, alla ditta che si è aggiudicata i lavori. Tempo previsto per la loro realizzazione 36 mesi. È quanto presentato ieri mattina a Torre del Greco nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte, tra gli altri, anche il governatore campano Vincenzo De Luca: «Con questo intervento – ha spiegato il presidente De Luca – completiamo la depurazione del Golfo di Napoli. Un obiettivo storico. Questi sono luoghi benedetti da Dio: da Castellammare fino a Portici, da qualsiasi punto lo guardiamo, questo Golfo è meraviglioso». A salutare l’atteso momento tra gli altri i consiglieri regionali del Pd Loredana Raia e Mario Casillo: «Un’opera che restituisce ai cittadini non solo la balneazione – afferma Raia – ma che contribuirà a rilanciare un settore strategico per Torre del Greco come il turismo ». A spiegare come si svolgerà l’intero intervento per la società Gori sono stati il presidente Michele Di Natale e l’amministratore delegato Giovanni Paolo Marati: «Si è convenuto per una soluzione progettuale complessa in relazione all’obiettivo e nel pieno rispetto dei vincoli imposti dal territorio, prevedendo avanzate soluzioni ingegneristiche per convogliare i reflui dagli attuali impianti di San Giuseppe alle Paludi e Villa Inglese fino all’esistente collettore in galleria di Torre Annunziata e da questo fino all’impianto di depurazione di Foce Sarno nel comune di Castellammare di Stabia, come previsto dalla pianificazione regionale».

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