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La guardia di finanza davanti la Bcc del Crotonese

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CUTRO (CROTONE) – Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che era stata già sostituita dal gip distrettuale con gli arresti domiciliari a Roma per l’ex banchiere Ottavio Rizzuto e col divieto di dimora in Calabria per l’imprenditore Rosario Lerose. Tornano, dunque, in libertà Rizzuto, che si era dimesso dalla presidenza del cda della Bcc del Crotonese dopo l’arresto per concorso esterno in associazione mafiosa, e Lerose.

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Resta in carcere soltanto il cardiologo Alfonso Sestito, già sospeso dal Policlinico Gemelli di Roma. Regge soltanto in parte, sotto il profilo cautelare, l’inchiesta sui presunti colletti bianchi orbitanti attorno alla cosca Grande Aracri di Cutro che proprio oggi ha portato all’insediamento della commissione di accesso antimafia al Comune (LEGGI) del quale Rizzuto è stato dirigente dell’area tecnica per quasi dieci anni, fino al 2015.

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Rizzuto, assistito dagli avvocati Tiziano Saporito e Sandro Furfaro, Lerose, difeso dall’avvocato Mario Nigro, ma anche Sestito, rappresentato dall’avvocato Gregorio Viscomi, avevano, anche sulla scorta di produzioni documentali, respinto le accuse fornendo una versione dei fatti alternativa alla ricostruzione della Guardia di finanza di Crotone e della Dda di Catanzaro.

«Siamo soddisfatti perchè provvedimenti come questo ci fanno ancora credere nella Giustizia», hanno commentato gli avvocati Saporito e Furfaro, difensori di Rizzuto.

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