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La pioggia caduta ininterrottamente negli ultimi giorni ha creato disagi e provocato danni in particolare in Calabria e Sicilia, regioni che tornano a fare i conti con il rischio idrogeologico. In Calabria, in particolare, è stata resa necessaria l’evacuazione di due villaggi turistici della costa tirrenica. A Paola, nel cosentino, la pioggia ha fatto ingrossare e poi straripare alcuni torrenti e circa 200 persone tra cui alcuni sacerdoti in città per un convegno, sono stati tratti in salvo dal Corpo forestale dello Stato dopo che l’acqua aveva invaso le camere della struttura.
Situazione analoga anche a Zambrone, in provincia di Vibo Valentia, dove 80 persone hanno dovuto lasciare le loro camere all’interno di un villaggio turistico. Le precipitazioni hanno provocato frane e smottamenti determinando la chiusura per frane per alcune ore di due tratti della statale 18, tra Paola e San Fili, nel cosentino, e tra Favazzina e Scilla, nel reggino. Non sono mancati gli incidenti stradali: a Diamante in uno scontro frontale tra due auto è morto un giovane di 22 anni mentre a Scalea in un altro episodio è rimasto ferito un bambino di nove anni che attualmente, in rianimazione, nell’ospedale di Cosenza. Anche il crotonese non è stato risparmiato con allagamenti di terreni e abitazioni a Isola Capo Rizzuto. Il maltempo ha anche provocato disagi alla circolazione con rallentamenti per la presenza di fango sull’autostrada Sa-Rc nella zona di Rogliano e nel lametino per lo straripamento di alcuni torrenti con allagamenti e accumulo di detriti sulla sede stradale.
Disagi anche per il traffico ferroviario per il cedimento di una massicciata tra Zambrone e Parghelia, che ha reso necessaria la sospensione della circolazione sulla linea Eccellente-Rosarno e la deviazione sulla tirrenica di un treno espresso proveniente da Roma. Trenitalia ha disposto l’attivazione di servizi sostitutivi con pullman.
A Paola il sindaco della città ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado anche per la gioranta di oggi.
LA REGIONE CHIEDE LO STATO DI CALAMITA’
La Giunta regionale calabrese ha chiesto al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza ed il riconoscimento dello stato di calamità naturale, per gli effetti dei fenomeni atmosferici verificatasi nella regione, in particolare nella città di Reggio Calabria, in queste ultime settimane e la cui evoluzione è ancora in corso. Soddisfazione – informa una nota dell’Ufficio stampa della GIunta – è stata espressa dal Sottosegretario alla Presidenza, con delega alla Protezione civile, Franco Torchia. «La nostra Regione – ha detto Torchia – è stata interessata nei mesi di settembre ed ottobre da intense ed abbondanti precipitazioni atmosferiche, frane, smottamenti, allagamenti, esondazioni di fiumi che hanno causato danni ingenti e situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica e privata. Tali eventi calamitosi rappresentano per il territorio calabrese ormai una quotidianità, riscontrata anche dai sopralluoghi delle strutture tecniche regionali, provinciali e comunali. Attualmente la situazione è sotto controllo e sono state rese percorribili le principali arterie stradali e ferroviarie della Regione».
Il Presidente Scopelliti, tramite la Struttura regionale della Protezione Civile, ha prontamente allertato tutti i Comuni interessati dalle precipitazioni più intense. La sala Operativa Regionale della Protezione Civile di Germaneto (Catanzaro), è in costante contatto con il Dipartimento Nazionale Protezione Civile, con le Sale Operative dei Vigili del Fuoco, con il Corpo Forestale dello Stato, con «Sorical», «Anas», «Enel», «Telecom», «Rfi», le Unità di Crisi costituite presso le Prefetture e con il Centro Funzionale Regionale.
«In questi giorni – ha detto ancora il Sottosegretario Torchia – alla Sala Operativa della Protezione Civile sono pervenute numerose telefonate che segnalavano situazioni di emergenza. I nostri operatori si sono prontamente attivati per fornire assistenza tecnica a tutti i Comuni della Regione dove si sono manifestate situazioni di pericolo alle persone, anche mediante la richiesta di intervento alle associazioni di volontariato, già operative in diverse zone del territorio regionale. Per quanto ci riguarda rimane la situazione di allerta e chiediamo alla popolazione di prestare la massima attenzione e di agire con scrupolosa diligenza al fine di evitare ogni situazione di pericolo».
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