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Si è svolto oggi, all’assessorato alle attività produttive della Regione, un incontro sulla vertenza di Sviluppo Italia Calabria. Lo rendono noto le segretarie regionali di Cgil, Cisl Uil ed Ugl che, secondo quanto riportato in un documento, “si sono dichiarate estremamente allarmate per l’evolversi della vicenda che vede coinvolti 138 lavoratori, più dodici precari, altamente professionalizzati”. Le organizzazioni sindacali “nel ribadire tutta la loro contrarietà per l’avvio della procedura di messa in mobilità secondo la legge 223 da parte della capogruppo Invitalia, hanno sollecitato la Regione Calabria, oggi rappresentata dal Direttore Generale Nicolò a voler subitamente rendersi parte attiva per tre punti: richiedere l’immediato ritiro e cessazione della procedura di mobilità; richiedere l’immediato insediamento del tavolo tecnico nazionale con tutti i soggetti istituzionali coinvolti: Governo, Ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia, Regione Calabria e Confederazioni nazionali e regionali; predisporre un progetto di sviluppo anche a salvaguardia delle professionalita’ presenti in azienda. Nell’esprimere il proprio rammarico per la partecipazione della Regione Calabria all’assemblea dei soci dello scorso 8 ottobre, – si legge ancora – nella mera veste di socio e non anche nella sua veste istituzionale, così come fortemente richiesto al tavolo regionale permanente del 7 ottobre, le organizzazioni sindacali hanno chiesto di prendere visione del verbale di detta assemblea per la migliore tutela degli interessi dei lavoratori, ricacciati, dopo 4 anni di trattative, nell’angoscia di un immeritato non futuro per sè e le proprie famiglie, in un momento in cui in Calabria, soprattutto, ogni posto di lavoro perso è una disfatta per l’intera comunità dei calabresi”.
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