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Le segreterie aziendali di F.P Cgil, F.P Cisl e Uil F.P.L, rappresentate, rispettivamente, da Nino Rappoccio, Salvatore Arcieri e Salvatore De Biase, contestano, attraverso un documento, quanto annunciato dal commissario dell’Ap catanzarese, Gerardo Mancuso (in foto), in merito al futuro dell’ospedale di Lamezia Terme. «Ci siamo sempre domandati – scrivono i tre sindacalisti – se è meglio una brutta verità anzichè una bella bugia. Sicuramente la prima. Altra questione: è meglio stare dalla parte dei cittadini e del bisogno o stare zitti all’ombra dei timonieri? Anche qui dalla parte dei cittadini e del bisogno.
E allora carta e penna alla mano è giusto rispondere alle affermazioni del commissario Gerardo Mancuso. «La funzione di spoke che viene attribuita a Lamezia, – scrivono i sindacati – non prevede i reparti di terapie intensive, le malattie infettive, la chirurgia toracica, la bronco pneumologia, perchè il modello hub/spoke concentra specialità e casistica complessa negli hub. A Lamezia quei reparti contano 45 posti letto che non sono per ora previsti e quindi vanno contati in meno.
Il Commissario Mancuso – si legge inoltre – assicura di essere in possesso di decisioni ignote a tutti, che non solo confermerebbero quelle specialità che non sono previste, ma ne aggiungono altre sette ,di cui cinque chirurgiche e due mediche. Non ho motivo per dubitare delle affermazioni del Commissario Mancuso, e ne saremo ben lieti, ma per ora non ci sono».
Secondo i sindacalisti, inoltre, «la diminuizione dei ricoveri è il segnale più evidente e più documentabile delle carenze che abbiamo lamentato ed è di dimensioni che avrebbero dovuto far preoccupare chi ha diretto e chi dirige la nostra struttura, che sta perdendo negli anni 2007-2008-2009 una media di 1000 ricoveri l’anno, almeno secondo i dati in nostro possesso e non risulta che ci siano state inversioni di rotta nel corso dell’anno 2010. Questi dati – si legge ancora – giustificano le grandi preoccupazioni che si nutrono a Lamezia sul futuro dell’Ospedale che ci hanno spinto all’intervento pubblico che ha preoccupato il Commissario Mancuso tanto da fargli fare affermazioni incaute, e fuori posto» . Purtroppo i dati sono veri e constatabili da chiunque abbia voglia di vederli ed abbisognano di provvedimenti veri e non di pannicelli caldi. I dati forniti sui ricoveri sono errati? E che addirittura sono in aumento, in alcuni servizi e reparti, naturalmente assieme alle prestazioni ? Sbaglia ed è anche disinformato in sig Commissario! Se Lamezia dispone di 266 posti letto ed offre 150 pasti di media al di, quindi quasi la metà di quanto occupabile, significa che i ricoveri sono in calo così come le prestazioni, o no!. A parte che la nostra gracilità sanitaria, con spoke e senza spoke, favorisce uno spostamento su altre aree limitrofe, che solo un cieco non vede, a conferma di ciò basta recarsi di buon mattino negli ospedali catanzaresi per rendersi conto! E poi, se proprio lo vogliamo dire, il solo aumento che noi finora abbiamo avuto, sono solo i debiti, che ci siamo accollati dopo l’accorpamento a Girifalco-Chiaravalle e Soverato, oltre alle liste d’attesa, e la difficoltà di trovare un’organizzazione basata sull’efficienza e la modernità. Ma questa – si legge infine – è altra storia che non interessa l’attuale gestione, vogliosa invece di fare, e in attesa, tutti noi, di vedere».
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