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Tentato omicidio ieri poco dopo le 19,30, nel quartiere Corvo di Catanzaro, davanti ad una chiesa. Domenico Giampà, di 60 anni, è rimasto ferito in un agguato. L’uomo è stato colpito da alcuni colpi di arma da fuoco esplosi da due persone che si trovavano a bordo di uno scooter. Soccorso, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Catanzaro, ma le sue condizioni non sono gravi. Il sessantenne, che non ha precedenti, è un imprenditore di Girifalco, un centro alle porte di Catanzaro, e opera nel campo della lavorazione di inerti. Domenico Giampà nel 2005 è stato vittima di un altro agguato, sempre a colpi di arma da fuoco, mentre qualche mese dopo la sua azienda venne distrutta da un incendio. Le indagini puntano ora a verificare i possibili legami tra i precedenti attentati e quello di ieri sera.
CONFINDUSTRIA ESPRIME SDEGNO PER L’AGGUATO
«Nell’apprendere con sgomento ed incredulità dell’ennesimo grave episodio di criminalità, che ha colpito Domenico Giampà (titolare della società Beton Falco), non possiamo che esprimere un forte sentimento di preoccupazione e sdegno per il clima di recrudescenza della violenza che registriamo sul territorio provinciale, in maniera sempre più intensa, verso rappresentanti delle Istituzioni e verso la classe imprenditoriale». Lo dichiara il Presidente di Confindustria della Provincia di Catanzaro, Giuseppe Gatto, secondo il quale «è necessario ribellarsi, con forza e determinazione, nei confronti di coloro che con arroganza, prepotenza e con atteggiamenti di impunità – continua Gatto – attentano alla serenità di chi svolge, ogni giorno, con dedizione, spirito di sacrificio ed abnegazione la propria attività».
LE INDAGINI
Si basano sui possibili legami tra il tentato omicidio di ieri sera, l’agguato compiuto nel 2005 e l’incendio dell’azienda avvenuta alcuni anni fa, le indagini portate avanti dai carabinieri del Reparto operativo provinciale dopo il ferimento dell’imprenditore di Girifalco. L’uomo non ha alcun precedente di polizia, ma alle spalle ci sono ben due casi inquietanti. Come il ferimento dell’uomo, a colpi di arma da fuoco, nel 2005, e il rogo che pochi mesi dopo distrusse completamente l’azienda per la lavorazione di inerti che ha sede a Girifalco. Un imprenditore, dunque, nel mirino da anni. Bisognerà ora comprendere se intanto esistono legami tra questi episodi e quale potrebbe essere il movente. Giampà si trova ricoverato nell’ospedale di Catanzaro, ma non è in pericolo di vita nonostante i quattro colpi che lo hanno raggiunto al tronco. Tutti esplosi da distanza ravvicinata da un killer giunto a bordo di uno scooter guidato da un complice. Giampà, dopo i fatti degli anni scorsi, girava armato, infatti i militari dell’Arma hanno rinvenuto addosso all’uomo una pistola, regolarmente dichiarata. L’agguato è avvenuto alla presenza di altre persone, che per ora pare non abbiano saputo fornire ulteriori elementi, mentre l’imprenditore stava effettuando alcuni lavori per la realizzazione di un campetto. Non distante dal punto in cui Giampà è stato ferito, nei pressi della Chiesa del quartiere, gli inquirenti hanno rinvenuto un cappellino con visiera che potrebbe essere caduto a uno dei due killer che avrebbero agito a volto scoperto.
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