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Nicola Colloca, 49 anni, di Vibo, è stato trovato all’interno di un’Opel Corsa, quasi completamente carbonizzato, in un’isolata campagna nei pressi idi una pineta in località Gutumara nel comune di Maierato. A trovarlo, ieri sera sono stati gli uomini del Corpo Forestale che hanno immediatamente avvertito i carabinieri giunti sul posto con il capitano Gabriele Argirò, il tenente Domenico Spadaro e il maresciallo Antonio Cannizzaro. L’infermiere del Suem non aveva precedenti penali, ed è stato trovato sdraiato sul lato guida. Le fiamme avevano arso gli arti e di lui restavano solo il busto e il cranio.
Secondo gli investigatori non sarebbe un omicidio legato alla criminalità organizzata. Questa al momento sarebbe l’unica certezza degli inquirenti che indagano sulla vicenda. Colloca, infatti, non aveva precedenti penali e neanche contatti con ambienti della criminalità ed era una persona “assolutamente tranquilla” come è stato definito. I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia ritengono verosimile che Colloca sia stato ucciso, anche se la risposta definitiva giungerà solo dall’autopsia, in programma domani.
Al momento, infatti, non viene esclusa del tutto neanche l’ipotesi di un suicidio, anche se, in questo senso, le perplessità sono più d’una. Colloca si era allontanato da casa venerdì sera dopo un litigio con la moglie e da allora non aveva più dato notizie di se. Nessuno dei familiari ne ha denunciato la scomparsa, visto che l’allontanamento era stato volontario.
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