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Sono stati sospesi i termini della custodia cautelare in carcere per Giovanni Strangio, ritenuto l’ideatore ed uno degli esecutori della strage di Duisburg in cui, a Ferragosto 2007, furono uccise sei persone. Lo ha deciso oggi la Corte d’assise di Locri, davanti alla quale si celebra il processo a presunti affiliati alle cosche di San Luca protagoniste di una faida culminata con la strage di Ferragosto, accogliendo la richiesta avanzata dal pubblico ministero, Federico Perrone Capano, nell’udienza precedente del 30 luglio scorso.
La Corte ha poi accolto le richieste, avanzate dai difensori degli imputati, di sentire altri testimoni in relazione alla strage. Si tratta di Aurelia Strangio, sorella di Giovanni; Domenico Nirta, dipendente di uno dei locali gestiti da Strangio in Germania; Antonietta Aronica, fidanzata di Luca Liotino, un altro imputato accusato di associazione mafiosa; e Francesco Pedace, proprietario in Germania di un appartamento che Strangio voleva affittare. I giudici della Corte d’assise hanno anche disposto di sentire nuovamente il capo della polizia di Duisburg.
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