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Una corsa contro il tempo per salvare la vita a una donna. E solo alle prime luci dell’alba in Questura tutti hanno respirato, dopo una notte concitata, quando è giunta la notizia che la donna, attualmente ricoverata nell’ospedale “Casa sollievo della sofferenza” di San Giovanni Rotondo, era fuori pericolo. Nella città di San Pio il miracolo si è compiuto.
Un miracolo reso possibile dall’abilità degli uomini dell’Ufficio prevenzione e soccorso pubblico, diretto da Barbara Strappato.
Sono circa le 21 quando in Questura si presenta un uomo, di circa 40 anni, preoccupato per quello che poteva essere capitato alla moglie. Il quarantenne viene subito accompagnato nell’ufficio dell’ispettore capo turno della sera. Uno di fronte all’altro i due cominciano a parlare.
L’uomo racconta all’ispettore che la moglie, 40 anni, non era tornata a casa per la cena. I coniugi si erano salutati quella mattina, poi ognuno si era recato al proprio posto di lavoro dandosi appuntamento per la cena. La donna, infatti, era solita non rientrare a casa per ora di pranzo. Passato l’orario in cui la donna era solita rincasare il marito comincia a preoccuparsi anche perché nel frattempo sul suo cellulare arrivano dei messaggi preoccupanti. A inviarli la moglie che comunica al marito di essere stanca per il lavoro, per le difficoltà quotidiane. L’uomo ha capito a un certo punto che la situazione era diventata drammatica e si è recato in Questura.
Proprio mentre si trova nella stanza dell’ispettore a cui sta raccontando tutto l’accaduto il cellulare squilla. Dall’altro capo del telefono c’è la moglie che gli dice di avere appena assunto un cocktail di farmaci. Una notizia che getta l’uomo nel panico. L’ispettore si fa passare il cellulare e comincia a parlare con la donna. Bisogna evitare che si addormenti.
Nel frattempo gli agenti della Squadra volanti cominciano a battere a tappeto la città e il suo hinterland. Scopo: trovare l’auto della donna. Una ricerca, però, vana. Della donna nessuna traccia.
Mentre le pattuglie perlustrano la città l’ispettore continua la sua conversazione telefonica con la donna, madre di due figli minorenni. Bisogna capire dove si trova. Ma il cocktail di farmaci comincia a fare effetto. La voce della quarantenne si fa via via più flebile e le parole che pronuncia diventano incomprensibili. Comincia la corsa contro il tempo. A un certo punto la donna smette di parlare però la comunicazione non si interrompe. La linea è aperta. Il timore è che possa, però, scaricarsi la batteria del cellullare.
Viene subito contattato il gestore telefonico. Bisogna individuare il luogo in cui si trova la donna. I minuti passano e la preoccupazione aumenta. Finalmente il gestore telefonico comunica che la zona da dove è partita la telefonata è San Giovanni Rotondo. In un attimo vengono avvisati i colleghi che operano nella città di San Pio.
Vengono forniti il numero di targa e il modello dell’auto. Nonostante l’ispettore continui a parlare la donna non risponde a le domande che le vengono rivolte.
Gli agenti di San Giovanni Rotondo cominciano a girare per la cittadina fino a quando non individuano l’auto. E’ parcheggiata davanti a un albergo. Comunicano la notizia alla Questura di Potenza.
Un primo sospiro di sollievo può essere tirato. Nel frattempo arriva anche il 118. I sanitari prestano le prime cure alla donna e la trasportano immediatamente nell’ospedale “Casa sollievo della sofferenza”. La donna viene sottoposto a lavanda gastrica. Poi la telefonata tanto attesa in Questura: è fuori pericolo. La tensione accumulata in quasi due ore si scoglie e si può festeggiare. Il marito già in nottata ha raggiunto la moglie a San Giovanni Rotondo ma ieri mattina era nuovamente in Questura per ringraziare tutti.
Alessia Giammaria
a.giammaria@luedi.it

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