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di FABIO SIRAGO
Il Pdl lucano a difesa dell’ospedale di Tinchi. Sul piazzale dell’ospedale pisticcese, ieri pomeriggio, presenti l’On. Mario Venezia, consigliere regionale, e il gruppo Pdl di Pisticci e Marconia. Venezia ha presentato la nuova mozione dopo quella bocciata a luglio dalla giunta di centrosinistra. Tra i presenti anche il capogruppo Francesco Mazzei, i coordinatori Domenico Lazazzera e Nicola Panetta, i consiglieri comunali Anna Maria Gallo, Giovanni D’Onofrio, Giuseppe Iannuziello, Ottavio Panetta e Joseph Scazzariello. Venezia da subito ha accolto il sentimento dei cittadini dicendo loro che sarà dato tutto l’impegno per riportare Tinchi al suo splendore. «Oggi – ha detto Venezia – viene presentata la nuova mozione per il rilancio dell’Ospedale di Pisticci. Il Pdl locale e regionale – ha continuato l’onorevole – ha preso a cuore il rilancio del nosocomio di Pisticci. Come preannunciato dal coordinatore cittadino del Pdl pisticcese, Lazazzera, oggi ho presentato alla presidenza del consiglio regionale la nuova mozione a salvaguardia dell’Ospedale di Tinchi. Questa è maturata dopo la bocciatura avvenuta il 27 luglio scorso, nella quale il presidente De Filippo assunse l’impegno di varare il nuovo piano sanitario, e in quell’occasione ho fatto una valutazione e mi sono reso conto che il nuovo piano partirà dalla situazione attuale e molto probabilmente Tinchi subirà un ulteriore umiliazione. Da Tinchi sono stati eliminati i posti letto, quindi è venuto meno il significato dell’ospedale. Tinchi nacque come ospedale specialistico complementare a quello di Policoro con reparti all’avanguardia. Recentemente l’ospedale è stato anche sottoposto a rimodernamento che oggi non trova giustificazione visto che poi si è deciso di chiudere. Ora l’asse sanitario è stato spostato sull’ospedale di Policoro con un incremento dei carichi di lavoro divenuti insostenibili da un netto allungamento dei tempi delle liste di attesa e dal un prevedibile aumento dell’emigrazione sanitaria. Veniamo fuori da un’estate che purtroppo ha fatto risaltare all’opinione pubblica fatti di cronaca; fatti che sono avvenuti dopo il ridimensionamento e quindi potrebbero essere considerati avvenimenti consequenziali. Ora l’auspicio è quello che il nuovo piano che Martorano sta redigendo, preveda una distribuzione dell’offerta ospedaliera, e questa non deve derivare da una indiscriminata chiusura di un solo ospedale. Con la chiusura di Tinchi rimane scoperto un intero territorio che ha un bacino di utenza ampio che guarda anche ai vicini comuni della Puglia. La riduzione della spesa è doverosa solo se vengono toccati quei servizi inutili che gravano pesantemente sul bilancio regionale; l’esempio tipico è quello delle hostess nell’ospedale di Matera e non solo. Il taglio indiscriminato della spesa sanitaria non trova giustificazione nell’operato della giunta regionale, infatti, nell’anno 2009 la Regione ha speso il 17,83% in più a favore di consulenti e collaborazioni esterni, passando da 9 milioni circa, a 11,5 milioni. Dato che è preoccupante in quanto si sono sperperati soldi per alimentare la logica clientelare. Nella mozione io, e tutto il gruppo Pdl, con l’appello all’Idve ai consiglieri del Pd, chiedo che venga ripristinato il tutto, ovvero – conclude Venezia – i posti letto riportando Tinchi al suo antico splendore in modo da restituire alla popolazione la certezza di potersi curare».
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