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NESSUNO può negare che il primo atto del commissario straordinario Daniela Saitta, da poche ore in sella all’Asp di Cosenza, sia nel segno della discontinuità. Pochi giorni fa, infatti, la commercialista romana nominata dal Consiglio dei ministri, ha provveduto a formalizzare le nomine del proprio ufficio di segreteria. Del nuovo corso della sanità locale, dunque, faranno parte anche due professionisti cosentini: Francesco Cribari e Marta Belmonte ovvero un commercialista e un avvocato. Discontinuità dicevamo, perché in effetti nessuno, prima di lei, aveva pensato di varcare la soglia di via Alimena portandosi appresso uno staff di fiducia.

Non l’hanno fatto i suoi predecessori che, nel recente passato, hanno attinto all’organico dell’Azienda per svolgere i compiti di segreteria, ma a quanto pare è un’esperienza che la Saitta non intende replicare. Questo perché, a suo avviso, aver sottratto dipendenti alle precedenti mansioni ha comportato, nel 2019, «una inevitabile ricaduta negativa in termini qualitativi e quantitativi su uffici e servizi già carenti di personale dedicato». Meglio due nomine esterne, insomma, come certifica la determina confezionata ieri per l’occasione.

Va da sé che si tratta di scelte fiduciarie e destinate a far discutere proprio in virtù della loro originalità, ma con più d’un dubbio da fugare in tema di legittimità. Bisognerà capire, infatti, se nomine dirette e così discrezionali rientrino nelle prerogative di un amministratore pubblico – in tal senso la Saitta, anche docente universitaria, è alla sua prima esperienza in un ruolo apicale come quello a lei assegnatole – o se, piuttosto, sarebbe stato più igienico – per restare in tema sanitario – predisporre un bando, comporre una rosa di candidati e poi procedere alla selezione.

Quest’ultima, invece, come specificato nella determina, è avvenuta «intuitu personae», ovvero sulla fiducia, ma tant’è: la determinazione del commissario affida un incarico di consulenza e collaborazione sia a Belmonte che a Cribari, con quest’ultimo che è legato alla Saitta da rapporti professionali solidi e duraturi e dopo aver ricoperto ruoli prestigiosi come quelli di presidente dell’Amaco e, dal 2017, di commissario dell’Autorità regionale dei trasporti (Art-Cal), dovrebbe svolgere ora dei più modesti compiti di segreteria nell’Asp cosentina.

Almeno in teoria.

Le sue funzioni e quella della Belmonte, infatti, non sono esplicitate nel decreto di nomina, ma – garantisce il commissario – «saranno precisate con successivi e ulteriori provvedimenti». Mancano pure le retribuzioni assegnate ai neosegretari, ma a questo punto poco importa: è il nuovo corso, bellezza.

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