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LA Calabria di “Anime nere” punta in alto. Il film di Francesco Munzi, fresco del successo al festival di Venezia (LEGGI), è tra i sette film italiani che si candidano a rappresentare il Bel Paese agli Oscar. Insieme al film girato ad Africo, in Aspromonte, e tratto dal libro di Criaco, si candidano ‘Allacciate le cinture’ di Ferzan Ozpetek, ‘Il capitale umano’ di Paolo Virzì, ‘In grazia di dio’ di Edoardo Winspeare, ‘Le meraviglie’ di Alice Rohrwacher, ‘Song’e Napule’ dei Manetti Bros, ‘Sotto una buona stella’ di Carlo Verdone. Lo rende noto l’Anica.
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La Commissione di selezione è composta da Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; dai registi Gianni Amelio e Gabriele Salvatores; dai produttori Tommaso Arrighi e Angelo Barbagallo; dai giornalisti Maria Pia Fusco e Niccolò Vivarelli; dal distributore Barbara Salabè e da Caterina D’Amico, Preside Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. La Commissione si riunirà, per scegliere tra i sette candidati, mercoledì 24 settembre, presso la sede dell’Anica, che agisce in rappresentanza dell’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences. Le nomination per la cinquina sono previste per il 15 gennaio 2015, mentre la cerimonia di premiazione si svolgerà il 22 febbraio 2015 a Los Angeles.
Intanto, “Anime Nere”, il film che racconta una faida interna a una famiglia e i suoi rapporti con la ’ndrangheta, sarà presentato con una serie di anteprime in Calabria da lunedì 15 settembre, in vista dell’uscita in tutta Italia il 18. Ad accompagnare il film ci saranno Francesco Munzi, l’attore Fabrizio Ferracane e lo scrittore Gioacchino Criaco, dal cui libro omonimo il film ha tratto ispirazione, edito da Rubbettino.
Munzi ha conosciuto Africo anche grazie alla collaborazione con Criaco che ha permesso al regista di entrare in una terra inesplorata e inaccessibile e cinematograficamente inedita: quella dell’Aspromonte e della Locride. Africo ha straordinariamente partecipato alla realizzazione del film, superando le diffidenze e aprendo le porte delle proprie case al regista, alla troupe, recitando accanto ai protagonisti, collaborando attivamente alle varie fasi della lavorazione. Un fatto senza precedenti. Per tutti questi motivi le anteprime calabre sono un vero e proprio evento: si parte da Catanzaro al cinema The Space lunedì 15 settembre, con un’anteprima organizzata in collaborazione con Rubbettino Editore, che ha editato il libro Anime Nere – che in questi giorni, appena ridistribuito in una nuova edizione con la fascetta del film, è già andato esaurito – e l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte che ha contribuito alla realizzazione del film.
Dopo l’anteprima di Catanzaro, il film sarà presentato martedì 16 al Cinema Lumiere di Reggio Calabria, e mercoledì 17 al Cinema Vittoria di Locri, per poi uscire con regolare programmazione come nel resto d’Italia dal 18 settembre, distribuito da Good Films. Vincitore di due premi al Festival di Venezia, ora “Anime Nere”, accompagnato dal regista, è al Festival di Toronto. Il film ha il dono di aver unito in un coro unanime la stampa di tutto il mondo: acclamato dalla stampa nazionale e paragonato da quella internazionale ai film di Visconti e Coppola, è la storia di una famiglia criminale, vista dall’interno, negli aspetti più emotivi e contraddittori, che si spinge fino agli archetipi della tragedia. In una dimensione sospesa tra l’arcaico e il moderno, si svolge il racconto di tre fratelli, che dall’Olanda e dalla Milano della finanza, sono costretti a tornare, nel paese natale sulle vette selvagge della Calabria per affrontare i nodi irrisolti di un passato che non si riesce a dimenticare.
Come nei suoi precedenti film (i pluripremiati e internazionalmente riconosciuti Saimir e Il resto della notte) Munzi usa attori professionisti – Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Anna Ferruzzo e con Barbora Bobulova – e non, come Giuseppe Fumo e Pasquale Romeo per la prima volta sullo schermo, scelti tra centinaia di giovani calabresi aspiranti attori che si sono presentati ai provini. Il film è prodotto da Luigi e Olivia Musini per Cinemaundici con Rai Cinema, coprodotto da Babe Films. La fotografia è di Vladan Radovic, la scenografia di Luca Servino, i costumi di Marina Roberti, il montaggio di Cristiano Travaglioli, musiche di Giuliano Taviani; la sceneggiatura è firmata da Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello e Maurizio Braucci con la collaborazione di Gioacchino Criaco.
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