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MILETO – Come ormai è divenuta tradizione nell’episcopato di Luigi Renzo, la diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea si appresta a vivere, quando l’estate cede il passo all’imminente autunno, il Convegno pastorale diocesano che quest’anno avrà come tema: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” e che si svolgerà nel corso dei tre giorni che vanno dal 17 al 19 settembre.
Come evidenziato dallo stesso vescovo Renzo nella lettera alla diocesi che annuncia la convocazione del Convegno, il tema scelto quest’anno dal presule costituisce la naturale prosecuzione di un cammino che «si pone in sintonia con la Chiesa italiana – scrive il pastore della diocesi – che si appresta a celebrare a Firenze, nel novembre del 2015, il quinto Convegno ecclesiale nazionale come verifica di medio-termine del Piano pastorale del decennio 2010-2020 sul tema “Educare alla vita buona del Vangelo”». Per quanto concerne la diocesi miletese, il programma dell’appuntamento assembleare che quest’anno si terrà nella chiesa cattedrale di Mileto, prevede la presenza, nella veste di relatori, di Pietro Santoro, vescovo di Avezzano in provincia de l’Aquila, e di Fortunato Morrone, docente di teologia dommatica all’Istituto teologico di Catanzaro. Entrambi affronteranno temi particolarmente stringenti della vita socio-religiosa moderna, nello specifico il primo parlerà sul tema “Gesù modello per un nuovo umanesimo” mentre il secondo amplierà il discorso trattando il tema “La famiglia al servizio dell’uomo nuovo”.
Inoltre, come ormai sperimentato con successo anche nelle passate edizioni, nel corso dei tre giorni di convegno si svolgeranno le comunicazioni sull’Evangelizzazione di strada e sui nuovi orientamenti della catechesi tenute rispettivamente da Vincenzo Alvaro e don Antonio Farina. Per consentire la piena e convinta partecipazione dei fedeli della diocesi ai vari appuntamenti previsti dal calendario del convegno il vescovo Renzo ha chiesto ai parroci «di sospendere per quei giorni le celebrazioni vespertine in parrocchia e di coinvolgere i parrocchiani sui temi che si affronteranno».
In ultimo, una piccola nota polemica o forse più un richiamo alle proprie responsabilità da parte del vescovo nei confronti dei sacerdoti della diocesi. Infatti, data l’importanza degli appuntamenti, importanza di rilievo notevole anche per i sacerdoti, il presule ha espressamente chiesto di «non auto-esentarsi» dalla partecipazione, bacchettando anche coloro che in passato hanno disertato parte dei lavori anche perché «l’assenza dei sacerdoti ai lavori di laboratorio non è stata di buon esempio ed è stata fatta rilevare con un certo disappunto», di conseguenza, per consentire la migliore riuscita possibile delle iniziative collegate al convegno, «sarà necessario essere tutti più collaborativi e operativi nei lavori».
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