2 minuti per la lettura
La Squadra mobile della questura di Reggio Calabria ha arrestato una terza persona per il ferimento dei coniugi Vincenzo Siclari e Maria Morabito, avvenuto ieri sera al rione Terreti. Si tratta di Rosario Giordano, 37 anni, figlio di Giordano Giovanni (in foto), il 59enne arrestato ieri sera subito dopo la sparatoria. Il giovane, secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori della sezione «Omicidi», durante la lite avrebbe fornito al padre ed allo zio la pistola utilizzata per il duplice ferimento. Rosario Giordano dovrà rispondere di concorso in tentato omicidio. Nel lavoro investigativo importante è stata la testimonianza della donna ferita. I fratelli Giordano – secondo la polizia – sono «soggetti già noti alle forze dell’ordine» con diversi precedenti « per reati di omicidio, furto, rapina, ricettazione e stupefacenti». Giovanni Giordano, condannato per omicidio, aveva ottenuto dal Magistrato di Sorveglianza del tribunale di Firenze i domiciliari, dovendo espiare, rispetto alla condanna a 14 anni, una pena residua di un anno e due mesi di reclusione per omicidio. Ieri sera subito dopo la sparatoria, oltre a Giovanni Giordano era stato fermato anche il fratello Antonio, commerciante, di qualche anno più giovane.
Il primo è stato arrestato dagli uomini della sezione volanti della questura dopo che si era barricato in casa, mentre il secondo è stato bloccato sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria nei pressi di Altilia Grimaldi, nel Cosentino, dagli agenti della polizia stradale della sottosezione di Lamezia Terme.
L’uomo era a bordo di un furgone e nel marsupio aveva ancora la pistola, una calibro 9 per 21, usata nella sparatoria. I due dovranno rispondere di duplice tentato omicidio. Il maggiore dei fratelli Giordano, si trovava agli arresti domiciliari che gli erano stati concessi a seguito di indulto per una condanna a 14 anni di carcere per l’uccisione di uno zio.
Ieri sera i fratelli Giordano hanno litigato con una coppia di vicini di casa, nonchè parenti: Vincenzo Siclari, 39 anni, e Maria Morabito di 43. Ad un certo punto per far valere le proprie ragioni Giovanni ed Antonio Giordano, prima l’uno poi l’altro, hanno impugnato l’arma aprendo il fuoco contro i rivali. L’uomo è stato ferito alla schiena ed in altre parti del corpo, mentre la donna alla gamba destra. Vincenzo Siclari, dopo il suo ricovero agli Ospedali riuniti, è stato sottoposto ad intervento chirurgico e ricoverato in rianimazione. Quando sul posto sono arrivati i poliziotti delle volanti, Giovanni Giordano si è barricato in casa, ma poi si è fatto arrestare. Sono ancora gravi le condizioni Vincenzo Siclari che è ricoverato nell’ospedale di Reggio Calabria in prognosi riservata. Maria Morabito, invece, è stata ferita lievemente ed i sanitari l’hanno giudicata guaribile con una prognosi di 30 giorni.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA