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Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, tre delle cinque persone arrestate nell’ambito dell’operazione Free Village su alcune estorsioni subite dalla società Iperclub che gestisce parte del villaggio turistico ‘Santandrea’ a Sant’Andrea sullo Ionio nel Catanzarese. Gli interrogatori si sono svolti stamani dinanzi al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Assunta Maiore.
Ad avvalersi della facolta di rispondere sono stati Mario Mongiardo (nella foto al centro), di 42 anni, ritenuto un elemento di spicco della cosca Gallace di Guardavalle; Franco Corapi (nella foto a destra), di 63 anni, e la guardia giurata Sergio Mastroianni (nella foto a sinistra).
Ques’ultimo è stato arrestato in flagranza per il reato di favoreggiamento personale per avere cercato di avvisare Mongiardo e Corapi che la polizia li stava per arrestare. Alle altre quattro persone arrestate è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare per il reato di estorsione.
Stamani sono state sentite anche Cosmina Samà, moglie di Mongiardo, e la figlia Marianna. Le due donne hanno risposto alle domande del Gip sostenendo di essere estranee alle accuse che sono state loro rivolte. L’inchiesta della squadra mobile, coordinata dalla Dda di Catanzaro, è durata poco meno di un mese ed è nata nell’ambito delle indagini sulla guerra tra cosche in atto nella zona del basso ionio catanzarese ai confini con le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia.
Gli agenti hanno notato Mongiardo, già noto alle forze dell’ordine, entrare nel villaggio ed atteggiarsi a proprietario. Grazie a pedinamenti ed appostamenti e dopo avere sentito i responsabili della Iperclub è emerso quanto stava accadendo ormai da anni.

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