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CESINALI (Av) – Alla fine il sindaco Dario Fiore ha ritirato la delega di vice a Pasquale De Vito “per aver assunto posizioni non in sintonia con le scelte dell’intero consesso incrinando il rapporto con la maggioranza e il rapporto fiduciario con il primo cittadino”. De Vito ci aveva provato a metterci una pezza se non a chiedere scusa. Ha detto di essere “stato coinvolto” suo “malgrado, in un tritacarne mediatico a causa di alcuni post, sicuramente infelici e dei quali mi dolgo profondamente, scritti su un profilo privato, estrapolati al di fuori dal contesto nel quale venivano pubblicati, senza comprenderne il senso assolutamente goliardico e comunque pubblicati anni fa, ben prima del mio impegno amministrativo”. Insomma è stato frainteso.
“Non avevo allora e non ho, ovviamente e a maggior ragione adesso – dice De Vito – alcun intento apologetico né del fascismo, né di qualsivoglia idea politica che voglia conculcare la libertà e la democrazia.
Sono profondamente rammaricato di aver urtato la coscienza democratica dei miei concittadini e, pertanto, affermo con nettezza la mia piena condivisione degli ideali di libertà e democrazia che da sempre contraddistinguono la lista nella quale mi sono candidato e nella quale sono stato eletto”. Ma la frittata è fatta e la Procura ha aperto una inchiesta. De Vito dunque va diritto al punto. “Ritengo giusto continuare il mio impegno amministrativo in ragione del rispetto appena esposto della democrazia e, quindi, per il rispetto che meritano i cittadini che mi hanno eletto nel consesso consiliare cesinalese. Smentisco categoricamente, tra l’altro, quanto riportato da alcune testate giornalistiche (cui verrà chiesta formale rettifica) circa la contestazione che la mia persona avrebbe ricevuto da concittadini: tutti mi conoscono a Cesinali ed hanno piena coscienza della mia estraneità a quanto in questo momento mi viene contestato mediaticamente”. Il vice sindaco ci tiene a restare al suo posto: “Conosco la natura fiduciaria della delega di vicesindaco e mi auguro che il sindaco, che conosce bene il mio impegno democratico estraneo ad ogni nefasta ideologia passata, possa confermare la fiducia per la continuazione del mio lavoro amministrativo in favore del popolo di Cesinali”.
I “Giovani per la Valle del Sabato” avevano incalzato De Vito preparando una mozione di sfiducia. “Dopo oltre due giorni dal boom mediatico scaturito dal nostro comunicato, con il quale abbiamo voluto segnalare il contenuto di certe esternazioni del Vicesindaco, ancora non sembra esserci una conclusione a questa scomoda vicenda.
Prendiamo atto delle dichiarazioni rese dal Vicesindaco ma le riteniamo imbarazzanti ed offensive nei confronti dell’intelligenza dei suoi concittadini e non solo. Se il Vicesindaco ritiene che possa definirsi goliardico inneggiare ad un personaggio ed un’ideologia che hanno segnato periodi bui della nostra storia, a maggior ragione crediamo che sia palesemente inadatto a ricoprire il ruolo istituzionale affidatogli. A questo si aggiunge l’atteggiamento che da sempre lo ha contraddistinto, sia dentro che fuori alla Casa Comunale, nei nostri confronti. Siamo, inoltre, allibiti per la mancata presa di posizione del Sindaco sul sollevare o meno dall’incarico il suo Vice. Continuando a temporeggiare e ad evitare qualsiasi confronto, anche telefonico, Dario Fiore dimostra di essere complice di quanto accaduto o comunque non all’altezza della situazione. I consiglieri di maggioranza abbiano il coraggio di prendere posizione per salvaguardare prima di tutto la loro immagine e la loro dignità oltre che la morale collettiva. Si dimostri che proprio i principi morali ed etici, citati nel comunicato che l’amministrazione ha pubblicato, vengono prima della poltrona e degli interessi del singolo altrimenti la loro dichiarazione rappresenterà un ulteriore insulto nei confronti di tutta la comunità. Per questi motivi presenteremo una mozione di sfiducia rivolta al Sindaco Fiore che, con la sua ignavia, sta dando una cattiva immagine di Cesinali all’Italia intera”.
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