2 minuti per la lettura
Una vecchia amicizia tra due ragazzi si è interrotta per una donna e poi, dopo numerosi litigi, l’epilogo tragico, con l’omicidio di uno dei ragazzi ed il fermo dell’altro. È quanto è avvenuto a Bagaladi, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria, dove ieri notte è stato ucciso Antonino Russo (nel riquadro), di 21 anni, e, a distanza di dodici ore, è stato fermato, con l’accusa di essere il responsabile dell’omicidio, un ex amico della vittima, Carmelo Megale, di 24 anni.
Russo, poco prima di mezzanotte, si trovava nei pressi di una pizzeria quando è stato avvicinato da una persona, che gli ha sparato utilizzando una pistola calibro 6,35. La vittima è stata raggiunta da sette colpi ed è morta all’istante. Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti i carabinieri, che hanno sentito alcune persone per cercare di ricostruire l’accaduto. Nel corso della notte, inoltre, gli investigatori hanno sentito anche i familiari e gli amici di Antonino Russo. Dalle indagini è emerso che da tempo la vittima aveva dissidi con un suo amico di vecchia data, Carmelo Megale.
Secondo alcune testimonianze, nei giorni scorsi Russo ed il suo rivale si erano picchiati, tanto che Megale era stato costretto a ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale di Reggio Calabria per le ferite riportate in diverse parti del corpo. All’origine dei litigi ci sarebbe, secondo quanto si è appreso, il comune interesse di Russo e Megale nei confronti di una donna.
Le indagini si sono concentrate subito su Megale, ma quest’ultimo per diverse ore non è stato trovato dai carabinieri. Gli investigatori hanno quindi compiuto una perquisizione nell’abitazione del ventiquatrenne, sequestrando alcuni oggetti ritenuti utili alle indagini sull’omicidio. Megale ha quindi deciso, attraverso il suo legale, di contattare i carabinieri per comunicare dove era possibile rintracciarlo. Il giovane è stato accompagnato nella caserma dei carabinieri, dove è stato sottoposto a fermo per l’omicidio e successivamente è stato trasferito in carcere. Il sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Francesco Tripodi, lo ha sentito ed ha confermato il provvedimento eseguito dai carabinieri. Si cerca l’arma del delitto ed eventuali complici del Megale.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA