Domenico Lucano e Jasmine Cristallo
5 minuti per la letturaRIACE (REGGIO CALABRIA) – Le Sardine di Calabria hanno scelto Riace per la loro prima uscita ufficiale. E hanno scelto il giorno dell’Epifania. Ieri pomeriggio sono arrivati nel piccolo borgo dell’Alta Locride circa 300 “pesciolini”, che hanno riempito la piccola piazza Donna Rosa, luogo simbolo dell’accoglienza dei tempi d’oro. Un flashmob fortemente voluto dall’ex sindaco Mimmo Lucano, che già nelle scorse settimane aveva invitato ufficialmente le Sardine nella Locride.
A promuovere la manifestazione, denominata “Festa della diversità”, è stata Jasmine Cristallo, leader delle Sardine calabresi. Nessuna bandiera nella piazzetta, se non solo una colorata della pace; solo qualche sagoma di pesciolino e qualche cartello. Una manifestazione molto poco colorata. L’immancabile Bella Ciao cantata da tutta la piazza e frequenti applausi per coloro che si sono susseguiti negli interventi. Ad accogliere le Sardine ieri pomeriggio a Riace è stata la musica della giovane pianista e compositrice Chiara Troiano. Enzo Infantino, della fondazione “È stato il vento” ha introdotto con un breve intervento, il suo appello prima del dibattito coordinato da Pietro Melia. «Dal luogo simbolo dell’accoglienza e della fraternità tra i popoli – ha detto Infantino – si alzi forte la voce per dire no alla guerra imperialista di Trump».
Sui gradini della trattoria Donna Rosa, che fungevano da podio per gli interventi, hanno preso posto i due principali protagonisti dell’iniziativa. Il primo a parlare è stato Domenico Lucano. «Mi hanno chiesto di esserci ed eccomi. Ora sono un semplice cittadino che continua il suo impegno politico, non potrei vivere in altro modo. La mia lotta continua anche contro le politiche sull’immigrazione messe in atto da questo Governo perché la legge del mare deve sempre prevalere» ha detto l’ex sindaco di Riace, prima di ripercorrere sia pure velocemente le vicende giudiziarie che lo vedono imputato, insieme ad altre circa trenta persone, per presunti reati commessi nella gestione dei progetti di accoglienza e per i quali lo stesso Lucano è stato sottoposto a diversi mesi di misure cautelari, agli arresti domiciliari prima e al divieto di dimora a Riace successivamente.
Si è soffermato in maniera più particolare per raccontare la vicenda del secondo avviso di garanzia ricevuto lo scorso 19 dicembre per presunte irregolarità commesse nel rilascio di due carte d’identità ad altrettanti immigrati, quando lo stesso oltre ad essere sindaco svolgeva le funzioni di responsabile dell’area amministrativa dello stesso comune e, quindi, dei servizi demografici. Domenico Lucano trova il modo così per attaccare l’ex prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ora a capo del dipartimento per l’immigrazione presso il Ministero dell’Interno, e non tralascia di criticare l’attuale governo che «continua a ignorare la disumanità dei due decreti sicurezza. La legge del mare deve sempre prevalere, per me è scontato – ha aggiunto Domenico Lucano – le vite umane vanno salvate. Riace è stata oscurata. E rifarei tutto quello che ho fatto. Ringrazio le Sardine perché loro, come me, sono umane e contro i seminatori di odio».
E facendo qualche riferimento alle prossime elezioni regionali l’ex sindaco di Riace conferma: «Ho intenzione quasi di non votare ed è sbagliatissimo, me ne rendo conto. Non so, in questo momento non saprei a chi dare il voto. Avevo fiducia in Mario Oliverio perché veniva da una militanza di centrosinistra, perché quando ci sono stati problemi qui a Riace ha continuato a sostenere il nostro modello e non lo ha sminuito. Callipo, in Calabria, è sempre stato funzionale alle destre».
Dalla piazzetta si leva lo slogan “Mimmo Lucano orgoglio calabrese” ed è la volta di Jasmine Cristallo. La promotrice dell’iniziativa ha definito quella di ieri pomeriggio «l’occasione per iniziare, da Sud e dall’Italia, ad arginare gli effetti di una visione politica pericolosa e violenta, che come dimostrano le notizie drammatiche di queste ore, rischia di trascinare il mondo fino a un punto di non ritorno”. Secondo la stessa «Riace resta un esempio di accoglienza famoso in tutto il mondo grazie alle iniziative promosse da Mimmo Lucano. Questa – ha aggiunto Cristallo – è la Calabria che è andata nelle università. Il modello Riace ci ha portato in giro per il mondo per cose buone e belle, i guai giudiziari (di Lucano, ndc) si dovranno stabilire nelle sedi opportune e i processi non si devono fare sui social. C’è tanta gente che crede nell’incontro con l’altro, che non è nemico da temere, ma un’opportunità di crescita e di evoluzione».
Alle votazioni del 26 gennaio prossimo, in Calabria, anche secondo la Cristallo sarà disimpegno elettorale. E indica l’unico fronte opposto diretto: «C’è l’indicazione di non votare per le destre a trazione salviniana però poi ognuno nell’urna farà come crede, perché con questi presupposti non ci sentiamo di poter supportare la campagna elettorale di nessuno. Noi vogliamo tutelare la nostra Costituzione che nasce dalla resistenza». Jasmine conclude il suo intervento leggendo una lunga poesia della poetessa romagnola Mariangela Gualtieri. “Bello mondo”, il cantico del grazie, un ringraziamento delle diversità di cui si compone l’universo. Parole rimodellate per l’occasione. Si emoziona. E manda un’altra stoccata a Matteo Salvini, che venerdì sarà a Crotone per presentare i candidati della Lega: «Non sono mai felice quando viene da noi. Non ho dimenticato cosa diceva della Calabria e dei calabresi».
Stuzzicato, l’ex ministro dell’Interno, impegnato a Bologna per la Befana del poliziotto, non ci pensa due volte per rispondere a distanza: «Il 26 votano uomini e donne, non pesci. Quindi sono contento».
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