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Il tricolore del beach soccer italiano se lo aggiudica il Milano al termine di una splendida ed equilibrata sfida contro la Feldi Catanzaro, finita 6-5 per i lombardi dopo i supplementari. Ad Ostia, presso l’Hakuna Matata Beach, si è disputata, davanti a 3000 tifosi entusiasti, la finale scudetto della Serie A che ha chiuso una stagione esaltante iniziata proprio a Roma a metà giugno con la disputa della Coppa Italia al Circo Massimo, sede che l’anno prossimo, Beni Culturali permettendo, potrebbe ospitare i Mondiali.
Per il secondo anno consecutivo lo scudetto del beach soccer targato Figc-Lega Nazionale Dilettanti è stato assegnato sul litorale romano al termine di una quattro giorni spettacolare, iniziata giovedì scorso con l’assegnazione della Supercoppa di Lega proprio al Milano e proseguita con la fase finale del campionato tra le migliori quattro squadre del girone centro-nord e le migliori quattro del centro-sud.
Alla fine di una finale ‘tirata’ che si è decisa solo all’”extra time” con un guizzo del portoghese Alan, Milano ha alzato al cielo di Ostia, sulla stessa sabbia che l’aveva visto soccombere un anno fa contro il Napoli di Diego Maradona junior (unico azzurro ad aver segnato in una finale mondiale, quella persa a Marsiglia dall’Italia contro il Brasile), il suo terzo scudetto.
I lombardi di coach Panizza firmano un successo strepitoso culminato in un record che nel beach soccer italiano non era mai riuscito a nessuno: vincere tutte e tre le competizioni ufficiali nella stessa stagione (Coppa Italia, Supercoppa e Campionato): insomma un ‘tripletè come quello riuscito nel calcio all’Inter di Mourinho. Come dire che, campo d’erba o sulla sabbia, questo è stato proprio l’anno di Milano e anche quella ‘da spiaggià ha le sue stelle brasiliane: Benjamin e Bruno sono infatti risultati decisivi per la conquista del tricolore.

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