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Luigi Doti accanto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un incontro su Bucaletto

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POTENZA – La notizia della improvvisa morte di Luigi Doti, presidente dell’associazione “La nuova Cittadella”, ha lasciato sgomento il quartiere di Bucaletto. Una morte quasi inspiegabile: Doti aveva solo 36 anni, era in buona salute, nulla lasciava presagire quanto poi si è verificato invece venerdì scorso.

Qualcosa però sembra essere accaduto nei giorni precedenti. E, infatti, la famiglia del giovane presidente ha presentato una denuncia e sul corpo, ieri nel primo pomeriggio, è stata eseguita l’autopsia.

Luigi Doti sarebbe morto – stando alle prime indiscrezioni – a causa di un’emorragia cerebrale. Gli è stato riscontrato un ematoma alla regione temporale destra. E quanto è accaduto nei due giorni precedenti alla morte, secondo le persone che gli erano più vicine, sarebbe la causa del decesso.
Doti – raccontano alcuni amici – lo scorso 24 dicembre si è fermato per prendere l’aperitivo in un bar a rione Chianchetta. Non si sa ancora per quale motivo – c’è chi parla di pregressi rancori – ma all’improvviso scoppia una rissa. Doti litiga furiosamente con un uomo con il quale già in passato sembra avesse avuto gravi divergenze. La lite è violenta: Doti viene colpito in piena fronte con una testata. Un colpo violento, tanto che sul posto viene chiamato il 118 e accorrono anche le volanti della Polizia.

Quando i sanitari arrivano riscontrano a Doti un ematoma esterno esteso. Ha il volto tumefatto, ma sceglie di non andare al Pronto soccorso del San Carlo, come invece gli avevano consigliato di fare i sanitari. E’ la vigilia di Natale, forse questo pensa Doti mentre firma la liberatoria agli operatori del 118.

Passano due giorni, il 25 e il 26 dicembre. Chi lo ha incontrato in questi giorni dice di averlo visto molto alterato, nervoso, arrabbiato. Ma del resto è comprensibile, viste le conseguenze della rissa. Poi, venerdì mattina, l’impensabile: Luigi Doti si sente male all’improvviso, viene chiamato il 118 ma, quando i sanitari arrivano, è troppo tardi, il suo cuore non batte più.
La famiglia di Luigi Doti non crede che l’evento del 24 e la morte del 27 dicembre siano slegati. Sono convinti che sia stata quella violenta testata a provocare l’emorragia cerebrale. E per questo hanno presentato denuncia e non contro ignoti, ma contro una precisa persona, colui che quel 24 dicembre ha avuto un diverbio violento con Luigi.

Per questo è stata disposta l’autopsia, effettuata ieri pomeriggio, che avrebbe confermato appunto che la causa della morte sarebbe una emorragia cerebrale.

Intanto oggi pomeriggio alle 16, nella chiesa di Betlemme, si terranno i funerali di Luigi Doti. A salutarlo, oltre alla famiglia, ci saranno i tanti amici e i cittadini della sua Bucaletto, quel rione che aveva nel cuore e a cui cercava di dare voce tutte le volte che ne aveva la possibilità. Proprio pochi giorni fa aveva accompagnato nella Cittadella il governatore Bardi e, quando il presidente del Consiglio Conte era stato in visita a Potenza, aveva chiesto un incontro e strappato una promessa. Ora toccherà agli altri vigilare affinché quella promessa venga mantenuta.

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Eugenio Furia

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