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MELFI – Il giudice del Tribunale di Melfi (Potenza), Emilio Minio, che oggi, nella seconda udienza del processo, ha ascoltato altre testimonianze sul licenziamento di tre operai (di cui due delegati Fiom) dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat, si è «riservato di emettere la sentenza nei prossimi giorni». Lo si è appreso da fonti della Fiom-Cgil che nelle scorse settimane aveva presentato il ricorso contro la Fiat per condotta antisindacale. «Il processo – ha spiegato il segretario regionale della Basilicata della Fiom, Emanuele De Nicola – è terminato, ed ora attendiamo che il giudice emetta la sentenza: potrebbe arrivare presto, ma comunque bisogna ancora aspettare. Sono stati ascoltati – ha aggiunto – tre testimoni che facevano parte della gerarchia aziendale della Fiat e due lavoratori, a sostegno degli operai licenziati, di sigle sindacali diverse dalla nostra. Siamo comunque fiduciosi sull’esito del procedimento». Davanti al Tribunale di Melfi, per tutta la giornata, vi è stato un presidio di operai della Fiat e dell’indotto al quale ha partecipato anche il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini: «Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare – ha detto – ed ora non ci resta che aspettare. Pensiamo di avere ragione, anche perchè tutto quello che sta accadendo, con la volontà della Fiat di richiedere le deroghe al contratto, conferma l’idea di mettere in discussione le libertà sindacali delle persone. Speriamo – ha concluso Landini – che la decisione del giudice arrivi in tempi rapidi».
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