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NAPOLI – “Discutiamo di un provvedimento fatto di cose inutili. Siamo ultimi in Italia, ultimi in Europa”. Così Stefano Caldoro in Aula nel dibattito sul Def regionale. Il capo della opposizione di centrodestra, dati alla mano e riferendosi alle diverse macroaree di intervento, rischio povertà, reddito, occupazione giovanile, salute, assistenza sociale, trasporti e rifiuti, in Consiglio ripete sette volte “Ultimi, ultimi, ultimi, ultimi, ultimi, ultimi, ultimi in Italia. Lo certificano osservatori terzi come Banca d’Italia, Svimez ed Eurostat che ci pone fanalino di coda in Europa. È questo il bilancio di questi ultimi cinque anni”.
“Si è consolidato- ricorda Caldoro – l’equilibrio di bilancio. Lo riconosco ma sottolineo che non basta, è una precondizione per fare. E nulla di concreto si è realizzato.
Nulla per i trasporti, per l’ambiente, per il sociale e la sanità”.
Nella parte finale Caldoro sottolinea le proposte del centrodestra.
2La Giunta deve ritirare il provvedimento sull’Autonomia, scritto male e contro i cittadini. Nella sanità deve recuperare risorse per la qualità dei Lea, deve immaginare una riduzione della pressione fiscale nella parte relativa alle competenze regionali”.
“Un segnale di debolezza politica”. Attacca il capogruppo regionale campano di Forza Italia Armando Cesaro, commentando la fiducia posta dal governatore campano Vincenzo De Luca sulla manovra finanziaria regionale.
“Che si tratti di pragmatismo politico o peggio ancora del rischio-tenuta della maggioranza rispetto alla solita manovra delle tasse e del tirare a campare – aggiunge l’esponente di Forza Italia -, in nessun modo possiamo giustificare il veto all’esame dei singoli provvedimenti di una finanziaria che avrebbe dovuto rappresentare il bilancio conclusivo di una legislatura, che avrebbe finalmente potuto e dovuto abbassare le tasse regionali ai cittadini campani risarcendoli di oltre 10 anni di sacrifici e non l’ha fatto. E che pertanto non temiamo di definire fallimentare”. “Naturalmente domani in Aula non rinunceremo a fare chiarezza anche su quest’ultimo atto di un’esperienza politica disastrosa, fortunatamente giunta al termine”, conclude Cesaro.

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