La Cavonica oggi vietata per un’ordinanza della Provincia a mezzi superiori a 3,5 tonnellate
3 minuti per la letturaBloccato il transito ai mezzi di oltre 3,5 tonnellate. L’allarme del sindaco di Stigliano, Micucci: «Dopo la Craco-Pisticci ora vietata anche la Cavonica»
STIGLIANO (MATERA) – Niente transito per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate sulla Cavonica, lo decide un’ordinanza della Provincia di Matera del 9 dicembre scorso. A pagarne le spese molti dei Comuni montani del Materano a cominciare da Stigliano e il sindaco Francesco Micucci alza la voce e non ci sta: «è facilmente comprensibile cosa può succedere se tutti quanti i rifornimenti che arrivano con i mezzi pesanti risultano o possono risultare inibiti. E’ un problema che riguarda la quotidianità e che non può essere certamente ignorato. E’ sotto gli occhi di tutti». Ma Micucci sottolinea anche il motivo della decisione della Provincia: «qui non si tratta di un’esigenza di sicurezza ma semplicemente della volontà di preservare il fondo stradale dal passaggio dei mezzi pesanti altrimenti anche altri mezzi come le moto dovrebbero essere inibite. E meno male che sono riuscito a consentire il transito almeno dei pullman attraverso un’azione di persuasione. Altrimenti il tragitto sarebbe stato ancora più lungo».
Micucci spiega esattamente quanto avviene, e le difficoltà di collegamento che Stigliano come altri paesi vive: «basta pensare che già di suo un pullman metteva un’ora e quaranta per arrivare da Stigliano a Matera, ora visto che è interdetto anche il transito sulla strada per Pisticci, la Craco-Pisticci il giro lungo la Cavonica comporta un tracciato più lungo di almeno dieci minuti e siamo quasi alle due ore che sarebbero diventate praticamente due ore e mezza se non si fosse riusciti a consentire il transito dei pullman che pure in un primo momento era davvero a rischio». Ma la preoccupazione del primo cittadino è di carattere complessivo circa quelli che sono i servizi e la vivibilità oltre che la tenuta economica di un paese come Stigliano.
Nel mirino non tanto o non solo la Provincia quanto la Regione da cui sono attese risposte ed interventi: «la mancanza di risorse impedisce oggi alla Provincia di poter intervenire e questo mi porta a ritenere che sia necessario un intervento diretto della Regione che consenta strutturalmente di adeguare questa strada e di poter dunque avviare collegamenti completi anche per i mezzi pesanti». Le parole di Micucci sono arrivate direttamente ai vertici regionali che dovranno ora verificare la possibilità di un intervento immediato lungo quell’arteria in modo da superare l’attuale impasse.
Ma le preoccupazioni del primo cittadino vanno anche oltre la Cavonica e si allargano altrove. Ad esempio all’inverno ormai alle porte e al pericolo neve che a Stigliano, quasi mille metri di altezza, è praticamente una certezza solo da attendere. «I due autisti della Provincia che guidavano i mezzi antineve sono andati in pensione e non ci sono più, la Provincia non può assumere dei nuovi autisti e noi non sappiamo come riusciremo ad intervenire e cosa accadrà nei prossimi mesi. Far arrivare mezzi da altri paesi in condizioni di maltempo mi sembra molto complicato e tra l’altro con tempi che non sono certo brevissimi e che complicherebbero di molto la vivibilità cittadina. Per noi questo è un servizio essenziale e non capisco perché non si possa intervenire subito. Aspettiamo forse la prima nevicata?». Il primo cittadino di Stigliano è allarmato perché alle difficoltà normali nei piccoli centri si aggiungono quelle di una macchina amministrativa che rischia di poterli trascurare.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA