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CATANZARO – Giovan Battista Perciaccante è stato eletto alla presidenza regionale di Ance Calabria, l’associazione dei costruttori edili aderenti a Confindustria.
L’elezione di Perciaccante, che rimarrà in carica alla guida degli imprenditori edili calabresi per i prossimi quattro anni, è avvenuta nella sede di Ance Calabria a Catanzaro, nel corso dell’assemblea dei delegati.
Ai lavori sono intervenuti il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca, che ha sottolineato «l’urgenza di dare vita ad una nuova stagione di investimenti in infrastrutture utili al territorio ed indispensabili per rilanciare l’economia», ed il presidente di Confindustria Catanzaro Aldo Ferrara che ha rimarcato la validità del lavoro fatto in sinergia per la valorizzazione dell’importante filiera.
«Nel corso del suo intervento, Perciaccante – è detto in un comunicato – ha ringraziato i colleghi per la fiducia accordatagli e ha effettuato una disamina sull’andamento del settore».
«Le costruzioni in Calabria – ha detto – offrono un contributo molto rilevante al sistema economico regionale, superiore a quanto si rileva a livello medio nazionale. In termini di investimenti rappresentano il 12,6% del Pil (rispetto ad un dato per l’Italia dell’8,1%) ed in termini di occupazione il 50,7% degli addetti nell’industria e il 7,7% dei lavoratori operanti nell’insieme dei settori di attività economica (la media nazionale si colloca, rispettivamente, al 23,2% e 6,1%). Nell’ultimo decennio, tuttavia – ha sottolineato il neo presidente di Ance Calabria – il settore ha vissuto una crisi importante come testimoniano, ad esempio, i dati dei permessi di costruire riferiti all’edilizia residenziale, ridotti dal 2006 al 2017 dell’82,1%».
«Relativamente al comparto pubblico – è detto nel comunicato il numero uno di Ance Calabria, analizzando i dati forniti dal Centro Studi dell’Ance, ha riferito di primi segnali di ripresa nella domanda, espressa dai bandi di gara per lavori. Nella regione, dopo il punto di minimo raggiunto nel 2017 (385mln di euro banditi in un anno), il 2018 fa segnare una crescita del 68,3% sui bassi livelli dell’anno precedente, con 647 milioni euro posti in gara. Anche nei primi tre mesi del 2019 si conferma la tendenza positiva, con importi banditi raddoppiati, che passano dai 101 milioni euro del primo trimestre 2018 ai 201 di un anno dopo. Su tale inversione di tendenza incide certamente – ha detto ancora Perciaccante – l’avvio della nuova programmazione dei fondi strutturali europei e Fsc, i quali rappresentano inevitabilmente una leva importante per il mercato dei lavori pubblici a livello locale».
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