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POTENZA – Raggiunta una certa età, è naturale che i bambini manifestino il desiderio di praticare qualche sport. I genitori, generalmente, propendono verso quelli più tradizionali: pallavolo, calcio, pallacanestro, nuoto. Dimenticano, così, tutta una serie di discipline il più delle volte inesplorate. Non è il caso di Antonino Fiorentino e la sua famiglia. Questo ragazzino quasi “pelle e ossa”, ha una grande passione: il bowling. Inconsueto per un quattordicenne nato e cresciuto in una piccola città del Mezzogiorno come Potenza, dove gli spazi per praticare uno sport diverso dal solito scarseggiano. Coincidenza, però, vuole che Antonino sia il figlio dei proprietari dell’unica sala di bowling presente in città e dintorni: il Flamingo Bowling. Impossibile, per il ragazzo, non subire fin da piccolo il fascino di sfere colorate, birilli e buffe scarpette. <>. E così, giorno dopo giorno, quello che era stato solo un impulso, diventa più di una passione. Un vero e proprio impegno, preso con sé stesso. È dal 2003, infatti, che Antonino si allena quotidianamente in quella che ormai definisce la sua casa. Partecipa a diversi tornei nazionali, ottenendo i primi riconoscimenti. Inscritto alla Federazione Italiana Sport Bowling, l’anno scorso ottiene il titolo ai Campionati juniores under 14. Una medaglia che continua a portare con onore, visti i risultati dell’ultimo campionato nazionale dei Giochi sportivi studenteschi, disputati a Roma lo scorso maggio, cui partecipa nella disciplina a lui più consona. Quattro sono le partite da disputare prima del verdetto finale. I suoi avversari hanno dai 14 ai 20 anni. E lui, riesce a batterli tutti. Vince chi fa cadere più birilli. Antonino totalizza il punteggio maggiore, abbattendo 765 birilli. È lui il campione. Soddisfatti non solo i familiari, ma tutte le scuole del capoluogo lucano. In particolare, il Liceo Scientifico Galileo Galilei, che Antonino frequenta da solo un anno. Se l’è cavata anche l’Istituto d’arte, la cui squadra di bowling si è classificata al settimo posto. Afferma il loro insegnate Rocco Caprara, che ha portato i suoi allievi a questo risultato: <>.
Anna Martino

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